Residenti di Masi-Manimba pronti a far sentire la loro voce nelle cruciali elezioni del 15 dicembre

*Fatshimetria*

L’eccitazione era palpabile a Masi-Manimba nel periodo precedente alle elezioni del 15 dicembre. I residenti erano impegnati, preparavano e discutevano con entusiasmo la votazione che si sarebbe svolta di lì a poche ore. Le elezioni sono state al centro di tutte le conversazioni, alimentando dibattiti nei luoghi pubblici di tutta la città.

Nei pressi del sito della CENI i preparativi erano ben avviati. Una commessa, interrogata sui suoi programmi per il giorno delle elezioni, ha affermato di aver organizzato tutto per esercitare il suo diritto di voto. Ha dichiarato con decisione: “Se piove, andremo a votare con gli ombrelli. Non siamo fatti di zucchero per temere la pioggia. Voteremo per contribuire allo sviluppo del nostro territorio, perché ce n’è tanto bisogno. Ho tutto pronto per andare a votare domani, qualunque siano le condizioni atmosferiche”.

Per il presidente del comitato locale di consultazione della società civile, l’attesa delle elezioni è paragonabile ai dolori del parto. Si è espresso con convinzione: “Domani sarà il momento della nascita, il momento in cui la nostra voce sarà ascoltata. Avevamo dubbi sullo svolgimento delle elezioni, ma oggi sono una realtà. Domani andremo alle urne per confermare il nostro impegno per la democrazia e il futuro del nostro Paese”.

Tuttavia, l’ombra delle tumultuose elezioni del 2023 incombeva ancora sulle menti dei residenti. Si stavano mobilitando per un cambiamento reale, esprimendo il loro rifiuto della corruzione e il desiderio di vedere prosperare il loro territorio. Un padre si è espresso con amarezza: “Dobbiamo voltare pagina sulla corruzione che ha ostacolato il nostro progresso. Ci auguriamo che queste elezioni si svolgano in pace e trasparenza, in modo che Masi-Manimba possa finalmente sperimentare una nuova crescita”.

Lo stesso padre ha valutato duramente gli ex eletti di Masi-Manimba, rammaricandosi della loro inerzia e del loro mancato impegno a favore del territorio. Ha criticato lo stato fatiscente delle infrastrutture, l’assenza di opportunità di lavoro e la mancanza di sviluppo visibile nella zona. Ha lamentato: “I rappresentanti di Masi-Manimba in Parlamento non hanno mai difeso il nostro territorio. Siamo abbandonati, lasciati a noi stessi, senza speranza di vedere un cambiamento positivo. Masi-Manimba è in uno stato pietoso ed è giunto il momento che le cose cambino”.

Insomma, alla vigilia delle cruciali elezioni del 15 dicembre, gli abitanti di Masi-Manimba si preparavano a far sentire la propria voce, per rompere con un passato segnato dalla corruzione e dall’inerzia, e per aprire la strada a un futuro più aperto. promettente per la loro comunità. La posta in gioco era alta, le aspettative numerose, ma la speranza in un futuro migliore era più forte che mai.

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