Fatshimétrie rivela il ventre oscuro della storia del Sud Kivu, una provincia segnata per decenni da violenza e ingiustizia. Infatti, il rapporto di ricerca presentato dal Gruppo di lavoro sulla giustizia di transizione nel Sud Kivu rivela statistiche allarmanti: tra il 1994 e il 2024 sono stati registrati ben 191 incidenti che costituiscono crimini gravi contro la popolazione civile. Queste cifre agghiaccianti sottolineano l’urgente necessità di far luce questi atti abominevoli e di fornire giustizia e riparazione alle vittime e alle loro famiglie.
Anche l’analisi geografica di questi crimini rivela tendenze preoccupanti, con una significativa concentrazione di incidenti nei territori di Kalehe e Mwenga. Queste cifre evidenziano la necessità di un’azione urgente per arginare questa violenza e proteggere le popolazioni vulnerabili in queste aree.
I presunti autori di questi crimini sono principalmente gruppi armati non statali, seguiti dai servizi di sicurezza statali. Questa realtà evidenzia l’importanza cruciale di rafforzare i meccanismi di sicurezza e giustizia nella regione, per porre fine all’impunità e garantire la protezione delle popolazioni civili.
Sfortunatamente, la maggior parte di questi crimini non è stata ancora assicurata alla giustizia, lasciando molte vittime senza risposte o risarcimenti. Questa constatazione evidenzia le carenze del sistema giudiziario e sottolinea la necessità di un’azione concertata per rafforzare le capacità delle istituzioni giudiziarie e garantire l’accesso alla giustizia per tutti.
Di fronte a questa situazione allarmante, il rapporto sottolinea la necessità imperativa di attuare meccanismi di giustizia transitoria, sia a livello giudiziario che non giudiziario. Ciò implica non solo consegnare gli autori di questi crimini alla giustizia, ma anche mettere in atto misure di sostegno e riparazione per le vittime e i testimoni di queste atrocità.
Più che un semplice inventario dei crimini, questo rapporto invita all’azione e alla mobilitazione di tutte le parti interessate per garantire che questi atti atroci non rimangano impuniti e che venga resa giustizia agli innocenti che hanno sofferto così tanto. È tempo di agire, condannare la violenza e lavorare insieme per costruire un futuro più sicuro e più giusto per tutti gli abitanti del Sud Kivu.