La tragedia dell’ospedale Kamal Adwan: le devastazioni dell’intenso attacco a Gaza

Il direttore dell
Fatshimetria

In un nuovo tragico sviluppo del conflitto in corso, l’ospedale Kamal Adwan, situato nel nord di Gaza, è stato l’obiettivo di un intenso attacco da parte dell’esercito israeliano nella notte tra giovedì e venerdì. Il direttore della struttura ha descritto gli attentati come “catastrofici” in termini di violenza, riferendo di una massiccia raffica di fuoco aereo e terrestre.

Testimonianze riferiscono che le forze israeliane hanno sganciato bombe da droni quadricotteri, ferendo almeno tre membri del personale medico, tra cui un collega che era già stato ferito più volte. Il dottor Hussam Abu Safiya, direttore dell’ospedale Kamal Adwan, ha detto alla CNN: “Stasera è stata una delle notti più difficili”. Gli attacchi hanno causato ingenti danni strutturali, con porte e finestre fatte saltare dall’esplosione e serbatoi d’acqua polverizzati.

Abu Safiya ha deplorato una “scena catastrofica” con bombardamenti aerei e colpi di artiglieria di intensità e frequenza senza precedenti. Gli attacchi sono continuati per tutta la notte, con la massiccia distruzione degli edifici vicini.

All’inizio di ottobre le forze israeliane hanno lanciato incursioni aeree e terrestri in diverse parti del nord di Gaza con il pretesto di prendere di mira la rinnovata presenza di Hamas. Questa offensiva durata due mesi ha lasciato le strade ricoperte di detriti, ha portato alla morte di intere famiglie e ha gravemente compromesso le scorte di cibo, acqua e medicine. Secondo Abu Safiya, l’ospedale Kamal Adwan è sottoposto quotidianamente al fuoco dell’esercito israeliano e ha subito almeno sei raid a partire dal 5 ottobre.

L’esercito israeliano sostiene che Hamas utilizza gli ospedali per scopi militari, mentre Hamas nega di utilizzarli come copertura. Queste affermazioni non possono essere verificate in modo indipendente dalla CNN.

Migliaia di palestinesi sono stati uccisi o dispersi, secondo Mahmoud Basal, portavoce della Difesa civile di Gaza, dal 5 ottobre. Il numero dei feriti ammonta a 12.000. Le squadre di soccorso hanno difficoltà a recuperare i sopravvissuti intrappolati sotto le macerie degli edifici crollati.

In risposta alle accuse del direttore dell’ospedale Kamal Adwan, l’agenzia umanitaria israeliana COGAT ha affermato che ci sono stati intensi scontri tra le forze israeliane e le organizzazioni terroristiche nel nord della Striscia di Gaza. Il COGAT ha affermato di aver facilitato l’evacuazione dei pazienti e del personale e il loro trasferimento in altre strutture sanitarie della regione.

Tuttavia, nonostante queste assicurazioni, le agenzie umanitarie avvertono che pochi aiuti raggiungono i quartieri e gli ospedali nel nord di Gaza. Le restrizioni israeliane agli aiuti hanno privato tra 65.000 e 75.000 residenti intrappolati dell’accesso a cibo, acqua, elettricità e assistenza sanitaria affidabile. L’UNRWA ha riferito che gli aiuti erano decisamente insufficienti.

Il direttore dell’OMS ha espresso preoccupazione per il ripetuto rifiuto delle autorità israeliane di garantire l’accesso umanitario all’ospedale Kamal Adwan, dove pazienti e personale medico hanno urgente bisogno di sostegno. Vittime delle violenze sono stati anche gli operatori sanitari, tra cui un’infermiera uccisa in un attacco e un chirurgo ortopedico morto vicino all’ospedale Kamal Adwan.

Questa escalation di violenza dimostra l’urgenza di un’azione umanitaria immediata per proteggere i civili e salvare vite innocenti in questa regione devastata dal conflitto. È imperativo che la comunità internazionale intensifichi i propri sforzi per porre fine alla violenza e trovare una soluzione pacifica a questo conflitto devastante.

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