Scandalo finanziario nella RDC: richieste pesanti condanne per Mike Kasenga e François Rubota

Nel cuore di uno scandalo finanziario nella RDC, la Procura ha chiesto condanne severe per Mike Kasenga e François Rubota, accusati di appropriazione indebita di fondi pubblici durante un progetto di costruzione. Le accuse sono gravi: solo 24 milioni su 71 milioni sono stati utilizzati per i lavori. Le pene richieste vanno da venti anni di lavori forzati a cinque anni di carcere. Le difese proclamano l
**Appropriazione indebita nella RDC: la Procura esige condanne esemplari per Mike Kasenga e François Rubota**

Al centro di un clamoroso scandalo finanziario nella Repubblica Democratica del Congo, il processo sul progetto di costruzione di pozzi e lampioni è arrivato a un punto cruciale. Il 23 dicembre, la Procura della Repubblica ha chiesto condanne severe contro l’operatore economico Mike Kasenga e l’ex ministro dello Sviluppo rurale, François Rubota.

Le accuse di appropriazione indebita di fondi pubblici sono davvero schiaccianti. Dei 71 milioni di dollari stanziati dal tesoro pubblico a Mike Kasenga per il progetto, solo 24 milioni di dollari sono stati effettivamente stanziati per l’opera. Il resto sarebbe stato malversato, secondo le accuse della Procura.

In questo caso la Procura chiede una condanna a vent’anni di lavori forzati per Mike Kasenga. Chiede inoltre la privazione dei suoi diritti civili e politici per un decennio dopo aver scontato la pena, nonché il divieto di rilascio anticipato o di riabilitazione.

Da parte sua, François Rubota è accusato di complicità nell’appropriazione indebita e rischia una condanna a cinque anni di carcere, con ineleggibilità per cinque anni dopo il suo rilascio.

Le difese degli imputati proclamano la loro innocenza, lanciando così la Corte di Cassazione in una fase deliberativa cruciale.

Questo scandalo finanziario è scoppiato in seguito al contratto concluso tra Mike Kasenga, rappresentante del consorzio CVR Construct Sarl, e il governo congolese per la realizzazione di opere nel campo dell’acqua e dell’energia. Fatture eccessive, pagamenti impropri e irregolarità hanno destato i sospetti delle autorità, portando a questo processo di alto profilo.

Il verdetto finale della Corte è atteso per il 22 gennaio 2025, lasciando palpabile la tensione in tutto il Paese.

Questo caso di appropriazione indebita di fondi pubblici nella RDC solleva questioni essenziali sulla trasparenza delle transazioni finanziarie, sulla responsabilità degli attori politici ed economici, nonché sull’importanza del controllo dei cittadini per arginare tali abusi. L’esito di questo processo segnerà senza dubbio un importante punto di svolta nella lotta alla corruzione e al buon governo nella RDC.

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