Fatshimetrie: La ricerca della trasparenza nelle elezioni municipali in Madagascar

Nel contesto dei disordini politici che hanno caratterizzato le elezioni comunali in Madagascar, Transparency International ha espresso preoccupazione circa la trasparenza dei risultati. Sono emerse contraddizioni e accuse di hacking, esacerbando le tensioni tra le parti in competizione. Nonostante le proteste, l
Fatshimetrie: La ricerca della trasparenza nelle elezioni municipali in Madagascar

Nel tumulto delle elezioni municipali in Madagascar, rimane una domanda cruciale: di quali risultati possiamo veramente fidarci? Questa fastidiosa domanda è stata sollevata da Transparency International, un’organizzazione rinomata per il suo impegno a favore del buon governo. In un clamoroso comunicato stampa pubblicato lunedì 23 dicembre, Transparency International ha sottolineato la confusione che regna nel paese in seguito alla pubblicazione di risultati contraddittori. La Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (Céni) ha avanzato l’ipotesi di un hacking del suo sistema, spiegazione fortemente contestata dal TIM di Marc Ravalomanana.

I sostenitori del clan Ravalomanana, inizialmente dimessi dopo l’annuncio dei risultati a favore del candidato sostenuto dal regime, ora hanno rifiutato di riconoscere la sconfitta. Tina, convinta attivista di TIM, resta convinta che il dato diffuso online sabato fosse un errore, riflettendo la verità delle urne. Per lei il vero vincitore è il candidato Tojo Ravalomanana, che possiede la prova inconfutabile della sua vittoria. Questa convinzione rafforzata costituisce una sfida per tutti gli attivisti che devono mantenere il proprio impegno nonostante gli ostacoli incontrati. Lo stesso Marc Ravalomanana, parlando a nome del figlio Tojo, ha galvanizzato i suoi sostenitori denunciando risultati parziali che non rappresentano la volontà popolare.

La situazione politica in Madagascar è tesa, il dubbio aleggia sulla possibilità di un cambiamento democratico di fronte ad un potere percepito come bloccato dal regime in carica. Nonostante l’appello a rispettare la via legale, l’opposizione chiede l’indipendenza dei tribunali amministrativi per decidere sui casi di irregolarità. Firaisankina, la principale forza di opposizione, ha già presentato diversi appelli per far valere i propri diritti democratici.

Di fronte a questa crisi politica in Madagascar, l’imperativo della trasparenza e della legittimità delle elezioni municipali resta al centro dei dibattiti. La questione va oltre la semplice questione dei risultati elettorali per incidere sulla stabilità e sul futuro di un intero Paese. I cittadini malgasci aspirano legittimamente a istituzioni democratiche solide che rispettino la volontà popolare. Spetta a tutti, autorità elettorali, partiti politici e cittadini, dimostrare responsabilità, integrità e rispetto delle regole democratiche per uscire da questa crisi con dignità e rispetto per la volontà del popolo malgascio.

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