Nel tumulto politico che scuote la Repubblica Democratica del Congo, sta emergendo una tendenza preoccupante: politici con alleanze incerte, associati a gruppi etnici, tribali e razzisti, minacciano l’unità della nostra nazione. Queste personalità, spesso percepite come rispettabili, si rivelano agenti di destabilizzazione, legati ad oscuri interessi stranieri.
La loro strategia, subdola e immorale, sfrutta le divisioni etniche e storiche per seminare discordia tra la popolazione congolese. Diffondendo informazioni false, questi politici non solo tradiscono il loro Paese, ma alimentano anche una falsa narrativa che accusa l’intera RDC di nutrire risentimento verso una cosiddetta “comunità”.
È sconcertante che alcuni individui si considerino stranieri nella propria terra, dimostrando una visione ristretta ed esclusiva. Questi attori, spesso protetti dalle conseguenze delle loro azioni, sfruttano le paure e i sacrifici dei cittadini che si confrontano quotidianamente con le minacce criminali, in particolare quelle provenienti dal Ruanda e dall’Uganda. Mentre le nostre forze armate difendono coraggiosamente la sovranità nazionale, questi agenti nemici, travestiti da politici, indeboliscono il morale dei nostri soldati in collusione con reti straniere.
Questi individui partecipano alla diffusione della disinformazione, dell’odio e della divisione, mentre sventolano la bandiera del patriottismo. Il sostegno finanziario e logistico che ricevono da alcuni Stati dimostra una cinica manipolazione dei conflitti etnici, motivata da interessi personali. Si presentano come vittime mentre orchestrano il disordine.
Il loro obiettivo è chiaro: destabilizzare la RDC per servire gli interessi dei suoi finanziatori e protettori stranieri. È fondamentale che la popolazione congolese prenda coscienza di questo tradimento e rifiuti di lasciarsi manipolare. La nazione merita leader unificanti, rifiutando la divisione a beneficio delle potenze straniere.
Il futuro del nostro Paese si basa sulla solidarietà, sull’unità e sul rifiuto delle divisioni. È essenziale denunciare queste pratiche e ripristinare la dignità nazionale. La diversità della RDC deve essere celebrata. Insieme, senza pretese o esclusioni, possiamo costruire un futuro migliore per la nostra nazione.
È quindi giunto il momento che ogni congolese si alzi, resista alla divisione creata dal nulla e riaffermi la nostra unità nella diversità. Perché è attraverso la solidarietà e il rispetto reciproco che possiamo costruire un Congo forte e prospero, al riparo dai giochi politici e dagli interessi stranieri.(‘,’,$$””‘())