Quando si tratta di prevedere i risultati delle prossime elezioni, è sempre interessante affidarsi a sondaggi e numeri. Secondo un recente sondaggio condotto dalla Fondazione Brenthurst e dal SABI Strategy Group, l’African National Congress (ANC) potrebbe perdere la maggioranza sia nelle province di Gauteng che di KwaZulu-Natal nelle prossime elezioni nazionali e provinciali di quest’anno.
Secondo il sondaggio, se l’affluenza alle urne fosse alta, il partito al governo otterrebbe il 43% dei voti a livello nazionale, mentre l’Alleanza Democratica (DA) e i Combattenti per la Libertà Economica (EFF) otterrebbero rispettivamente il 25% e il 16% dei voti. In questo scenario, il Partito Multipartitico per il Sud Africa (MPC), una coalizione composta da DA, Inkatha Freedom Party (IFP) e altri partiti di opposizione, otterrebbe probabilmente il 36% dei voti su scala nazionale.
L’indagine, basata su interviste telefoniche di 15 minuti condotte con un campione di 1.500 elettori registrati tra settembre e ottobre di quest’anno, rivela che in uno scenario di bassa affluenza alle urne, l’ANC otterrebbe il 45% dei voti a livello nazionale, mentre la DA otterrebbe il 27% e il MPC il 37%.
Questi due scenari mostrano che l’ANC rimarrebbe il partito più grande, ma perderebbe la maggioranza nazionale e avrebbe bisogno del sostegno dell’EFF, il suo attuale partner di coalizione a livello locale, per formare un governo.
Nelle province chiave di Gauteng e KwaZulu-Natal, l’indagine prevede anche gravi perdite per l’ANC. Nel Gauteng, il 37% degli intervistati ha dichiarato che voterebbe per l’ANC, tanti quanti intendono votare per i partiti MPC, mentre il 18% intende votare per l’EFF. Nel KwaZulu-Natal, il 32% ha indicato sostegno all’ANC, rispetto al 27% all’IFP, al 19% al DA e al 15% all’EFF. Collettivamente, i partiti MPC hanno ottenuto il 46% dei voti, ancora meno della magica soglia del 50%+1 necessaria per governare la provincia, dove l’EFF sembra svolgere un ruolo chiave nei negoziati post-elettorali del prossimo anno.
Nella provincia del Capo Occidentale, la DA sembra riuscire a mantenere la maggioranza senza bisogno di alcun aiuto, con un punteggio del 56% contro il 22% dell’ANC.
Secondo il sondaggio, l’80% degli intervistati intende votare alle prossime elezioni, mentre l’83% cita la criminalità, la disoccupazione, le interruzioni di corrente e la corruzione come principali preoccupazioni.
Il presidente Cyril Ramaphosa gode dell’indice di gradimento più alto (42%), ma ha perso terreno (sei punti) rispetto al precedente sondaggio di novembre 2022, mentre quello del leader dell’EFF Julius Malema è aumentato di sei punti.
Il partito di Ramaphosa è andato peggio di lui personalmente, con un numero maggiore di persone che hanno un’opinione favorevole nei confronti del DA (37%) rispetto al partito al governo, che è stato visto positivamente solo dal 36% degli intervistati.
Nello stesso periodo la popolarità del DA è aumentata di sette punti, mentre quella dell’ANC è diminuita di tre punti. L’EFF è al terzo posto con un tasso di popolarità del 29%, seguito dall’IFP con il 18%.
Quasi tre quarti degli intervistati (74%) sarebbero felici di vedere il Sudafrica governato da una coalizione dopo le elezioni, tuttavia l’idea appare meno allettante rispetto all’anno precedente (79%).
Un totale di 56% degli intervistati ritiene che il paese possa essere effettivamente governato da una coalizione, con il 21% che approva una coalizione ANC-EFF e lo stesso numero sostiene l’MPC, mentre il 19% è favorevole a una coalizione tra ANC e DA. La metà degli intervistati non crede che partiti con ideali fondamentalmente diversi possano lavorare insieme per governare.
Quasi la metà (48%) conosce il MPC, mentre il 24% afferma di essere più propenso a votare per uno dei partiti che ne fanno parte. La maggior parte degli intervistati sostiene il leader del procuratore distrettuale John Steenhuisen come candidato presidenziale dell’MPC.
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