Elezioni 2024: l’ANC rischia di perdere la maggioranza in due province chiave

Elezioni del 2024: l’ANC potrebbe perdere la maggioranza nel KwaZulu-Natal e nel Gauteng

Secondo un nuovo sondaggio della Fondazione Brenthurst e del gruppo strategico SABI, l’ANC è destinato a perdere la maggioranza sia nel Gauteng che nel KwaZulu-Natal nelle prossime elezioni nazionali e provinciali del prossimo anno.

Il sondaggio indica che il partito al governo otterrà il 43% dei voti a livello nazionale, se ci sarà un’alta affluenza alle urne, mentre l’Alleanza Democratica (DA) otterrà il 25% e i Combattenti per la Libertà Economica (EFF) il 16%.

In questo scenario, si prevede che la Carta Multipartitica del Sud Africa (MPC), una coalizione composta da DA, Inkatha Freedom Party (IFP) e altri partiti di opposizione, otterrà il 36% dei voti nazionali.

Il sondaggio si basa su un’intervista telefonica di 15 minuti condotta con un campione di 1.500 elettori registrati tra l’11 settembre e il 3 ottobre di quest’anno.

Risulta che in caso di bassa affluenza alle urne, l’ANC otterrebbe il 45% dei voti a livello nazionale, il DA il 27% e l’MPC il 37%.

Entrambi gli scenari mostrano che l’ANC emerge come il partito più grande, ma perde la maggioranza nazionale e ha bisogno dell’EFF, il suo attuale partner di coalizione a livello locale, per formare un gabinetto.

Anche nelle province chiave di Gauteng e KwaZulu-Natal il sondaggio prevedeva gravi perdite per l’ANC.

A Gauteng, il 37% degli intervistati ha dichiarato che voterebbe per l’ANC, lo stesso numero di coloro che hanno affermato che voterebbero per i partiti MPC, mentre il 18% intende votare per l’EFF.

Nel KwaZulu-Natal, il 32% ha indicato sostegno all’ANC, rispetto al 27% all’IFP, al 19% al DA e al 15% all’EFF.

Complessivamente, i partiti MPC hanno ricevuto il 46% dei voti, una percentuale ancora inferiore alla magica maggioranza del 50%+1 necessaria per governare la provincia, nella quale l’EFF sembra svolgere un ruolo di arbitro nei negoziati dopo le elezioni del prossimo anno.

Nel Capo Occidentale, il DA sembrava essere in grado di mantenere la maggioranza senza bisogno di aiuti, con il 56% dei voti, rispetto al 22% dell’ANC.

Secondo il sondaggio, l’80% degli intervistati intende votare alle prossime elezioni e l’83% degli intervistati ha citato la criminalità, la disoccupazione, i tagli all’energia elettrica e la corruzione come principali preoccupazioni.

Il presidente Cyril Ramaphosa gode del più alto indice di gradimento (42%), ma ha perso terreno (sei punti) rispetto al precedente sondaggio del novembre 2022, mentre quello del leader dell’EFF Julius Malema è aumentato di sei punti.

Il partito di Ramaphosa è andato peggio di lui personalmente, con più persone che hanno un’opinione favorevole del DA (37%) rispetto al partito al governo, visto positivamente solo dal 36% dei partecipanti al sondaggio.

Nello stesso periodo, il favore del DA è aumentato di sette punti, mentre quello dell’ANC è diminuito di tre punti.

Seguono nella classifica dei favoriti l’EFF con il 29% e l’IFP con il 18%.

Quasi tre quarti degli intervistati (74%) affermano di essere pronti a vedere il Sudafrica governato da una coalizione dopo le elezioni, ma questa idea attira meno persone rispetto allo scorso novembre (79%).

Un totale di 56% degli intervistati ritiene che il paese potrebbe essere effettivamente governato da una coalizione, con il 21% a favore di una coalizione ANC-EFF e lo stesso numero a sostegno dell’MPC, mentre il 19% sostiene una coalizione tra ANC e DA.

La metà degli intervistati non crede che partiti con ideali fondamentalmente diversi possano lavorare insieme per governare.

Quasi la metà (48%) era a conoscenza dell’MPC e il 24% ha affermato che sarebbe più propenso a votare per uno dei partiti coinvolti. La maggior parte degli intervistati ha sostenuto John Steenhuisen, il leader del procuratore distrettuale, come candidato presidenziale dell’MPC.

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