Minaccia imminente di erosione: la sicurezza della prigione centrale di Kalemie in pericolo

La minacciosa erosione che incombe sulla prigione centrale di Kalemie, nella provincia di Tanganica, solleva questioni cruciali sulla sicurezza dei detenuti e del personale carcerario. I giornalisti di Radio Okapi hanno recentemente evidenziato questa situazione allarmante, esacerbata dalle forti piogge che hanno colpito la regione negli ultimi mesi. La vicinanza di questa testa di erosione al muro della prigione è motivo di preoccupazione e richiede un intervento rapido da parte delle autorità.

La gravità della minaccia era stata segnalata in precedenza nel novembre 2022, con un altro punto di erosione che si avvicinava pericolosamente al muro di cinta della prigione. Nonostante questi ripetuti allarmi, le richieste di aiuto da parte dei funzionari penitenziari sono rimaste senza risposta da parte delle autorità competenti, consentendo alla situazione di peggiorare ulteriormente.

I risultati dei reporter di Radio Okapi rivelano anche altri danni, in particolare il crollo del ponte che attraversa il fiume Kalemie, l’accesso principale alla prigione. Questa situazione compromette gravemente la sicurezza delle persone che frequentano lo stabilimento e mette a rischio la circolazione di beni e servizi essenziali al suo funzionamento.

La presenza di questa minacciosa erosione vicino alla fossa settica della prigione, costruita come parte di progetti a impatto rapido, solleva ulteriori preoccupazioni sull’impatto ambientale e sanitario di questa situazione.

Il ministro provinciale delle infrastrutture del Tanganica sottolinea il ritardo nell’attuazione dei lavori necessari per contrastare queste minacce, accusando l’Ispettorato generale delle finanze (IGF) della provincia di ritardare nell’autorizzare i fondi necessari per questi interventi vitali.

Di fronte a questa minaccia imminente, è imperativo adottare misure di emergenza per mettere in sicurezza la prigione centrale di Kalemie e proteggere la vita dei detenuti e degli agenti penitenziari. La questione va oltre la semplice questione delle infrastrutture danneggiate, si tratta di garantire la sicurezza e la dignità delle persone, anche dietro le sbarre.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *