News: Rapporti tesi tra Ruanda e Burundi: si apre un nuovo capitolo
Le tensioni tra Ruanda e Burundi sono aumentate nelle ultime settimane, poiché il presidente del Burundi Evariste Ndayishimiye ha rinnovato le accuse secondo cui il Ruanda sostiene e addestra i ribelli del gruppo RED-Tabara.
Le autorità burundesi considerano il gruppo RED-Tabara un movimento terroristico e accusano i suoi membri di aver partecipato al fallito tentativo di colpo di stato del 2015. Il gruppo è emerso per la prima volta nel 2011 e dal 2015 è stato accusato di numerosi attacchi in Burundi.
Le relazioni tra i due paesi si sono ulteriormente inasprite quando il Burundi ha chiuso tutti i valichi di frontiera con il Ruanda questo mese e ha iniziato a espellere cittadini ruandesi, in risposta al presunto sostegno del Ruanda a RED-Tabara. Questi ribelli hanno attaccato il villaggio burundese di Gatumba, vicino al confine congolese, il mese scorso, uccidendo almeno 20 persone.
Il presidente Ndayishimiye ha recentemente parlato dei giovani ruandesi “prigionieri” durante un evento a Kinshasa, la capitale congolese, dove ha partecipato all’insediamento del presidente congolese Félix Tshisekedi. Avrebbe detto queste parole in qualità di paladino dell’Unione africana per la gioventù, la pace e la sicurezza.
In una dichiarazione rilasciata lunedì, le autorità ruandesi hanno descritto le osservazioni di Ndayishimiye come “infiammatorie” e hanno accusato il presidente del Burundi di cercare di seminare divisione tra i ruandesi.
“Interrompere questo progresso incoraggiando i giovani ruandesi a rovesciare il loro governo è profondamente irresponsabile e una palese violazione della Carta dell’Unione Africana”, ha affermato il Ruanda nella sua dichiarazione.
Burundi e Ruanda sono membri della Comunità dell’Africa orientale, le cui ambizioni commerciali hanno sofferto negli ultimi anni a causa di sporadici conflitti che ostacolano la libera circolazione delle persone e delle merci.
Le autorità congolesi denunciano anche un’aggressione ruandese nell’est del Congo, dove le truppe governative stanno combattendo i violenti ribelli M23 che controllano parte del territorio. Il Ruanda nega di avere autorità sulla M23.
È chiaro che le relazioni tra Ruanda e Burundi sono attualmente molto tese e che una risoluzione pacifica di queste controversie è necessaria per preservare la stabilità della regione.
Resta da vedere come si evolveranno queste tensioni e se i due paesi riusciranno a trovare un terreno comune per allentare le loro differenze. Una cosa è certa: questa situazione evidenzia l’importanza del dialogo costruttivo e della cooperazione regionale per mantenere la pace e la stabilità nella subregione dell’Africa orientale.