“Ritiro dei soldati pakistani: un passo fondamentale verso l’autonomia delle forze di sicurezza congolesi nella RDC”

Il ritiro dei soldati pakistani dal Sud Kivu segna un passo significativo nel processo di progressivo disimpegno della MONUSCO nella Repubblica Democratica del Congo. Un totale di 277 peacekeeper hanno lasciato la regione per tornare nei loro paesi asiatici come parte della prima fase di questo ritiro pianificato.

Secondo il portavoce militare della MONUSCO, tenente colonnello Kedagni Menhsah, questa decisione rientra nel nuovo mandato della missione ONU volta a consentire alle forze di sicurezza congolesi di farsi carico autonomamente della sicurezza del Paese. Questa transizione graduale mira a rafforzare le capacità delle forze di sicurezza locali dopo anni di sostegno da parte della MONUSCO.

La chiusura della base MONUSCO di Kamanyola, consegnata alla Polizia nazionale congolese lo scorso febbraio, testimonia questo processo di trasferimento di responsabilità. Questo passo segna un punto di svolta nella strategia della missione delle Nazioni Unite nella RDC, sottolineando l’importanza di rafforzare le capacità delle istituzioni nazionali per garantire stabilità e sicurezza a lungo termine.

Questo ritiro dei soldati pakistani evidenzia la transizione in corso verso una maggiore autonomia delle forze di sicurezza congolesi, sostenute dalla MONUSCO. Illustra inoltre gli sforzi congiunti compiuti per promuovere lo sviluppo e la sostenibilità della pace nella Repubblica Democratica del Congo.

Per ulteriori informazioni sulle operazioni di mantenimento della pace nella RDC, si possono consultare gli articoli su [Fatshimetrie](https://it.fatshimetrie.org/2024/04/19/questioni-politiche-nella-repubblica-democratica-del-congo-analisi-e-prospettive/) e [Radio Okapi](https://www.radiookapi.net/2024/03/29/actualite/societe/desengagement-de-la-monusco-au-moins-277-casques-bleus-pakistanais-ont).

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