La tragedia di Sabreen: una storia di coraggio e sopravvivenza a Gaza

In un atto tragico e straziante, i medici di Gaza hanno compiuto un gesto straordinario: far nascere una bambina mentre sua madre giaceva morente a seguito di un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Rafah. Sabreen, la madre, ha perso la vita insieme al padre e alla sorellina di quattro anni durante il devastante bombardamento. Scoperto che Sabreen era incinta di 30 settimane, i medici dell’ospedale del Kuwait hanno immediatamente eseguito un taglio cesareo d’urgenza per tentare di salvare il bambino.

Il neonato, nato con gravi problemi respiratori, è stato trasferito all’ospedale Tal Al-Sultan per le cure necessarie. Nonostante le condizioni stabili e in miglioramento, il bambino rimane in pericolo e dovrà restare in ospedale per settimane. Il dottor Mohammad Salameh, capo dell’unità di terapia intensiva neonatale, ha sottolineato che la prematura nascita ha comportato la sindrome da distress respiratorio, privando il bambino del diritto di crescere nel grembo materno.

La bambina è stata chiamata come sua madre, ma anche se dovesse sopravvivere, crescerà orfana. Attualmente è nell’incubatrice all’ospedale di Rafah, con un nastro che porta la scritta “Il bambino del martire Sabreen Al-Sakani”. La nonna paterna della piccola si è impegnata a occuparsi di lei.

Questo tragico evento si inserisce in una serie di attacchi a Rafah, che hanno causato la morte di 19 persone, tra cui 13 bambini di una stessa famiglia. La maggior parte delle vittime nel conflitto sono bambini e donne. Rafah, con una popolazione di quasi 1,5 milioni di sfollati a causa dei bombardamenti, è stata teatro di intensi attacchi.

Benjamin Netanyahu ha annunciato una futura offensiva militare a Rafah, senza dettagliare un piano per proteggere i civili. Questa storia sottolinea l’orrore della guerra, mettendo in luce l’innocenza dei bambini coinvolti e la resilienza della comunità, con la nonna che si prende carico del neonato sopravvissuto. Un racconto che suscita tristezza e speranza in un contesto di dolore e distruzione.

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