Oggi segnaliamo un recente studio condotto dal ricercatore congolese Guelord Luema Lusavuvu, che ha recentemente conseguito il dottorato in diritto pubblico presso l’Università Paris-Est Créteil. La sua tesi verteva su un tema di grande attualità nel contesto africano: “La questione della rivedibilità delle norme costituzionali immateriali nell’Africa sub-sahariana francofona”.
Nel suo lavoro, Guelord Luema sottolinea l’importanza del dibattito dottrinale sulle norme costituzionali ritenute intangibili, evidenziando le clausole limitanti il mandato presidenziale che pongono un problema in molti paesi africani. Osserva che, malgrado il loro carattere intangibile, alcune autorità politiche stanno valutando la possibilità di una loro revisione, il che solleva interrogativi sulla tutela della Costituzione.
Attraverso la sua tesi, il ricercatore mette in luce il concetto di irreversibilità delle disposizioni costituzionali immateriali, sottolineando in particolare la natura costituita del potere costituzionale di revisione. Propone meccanismi per proteggere queste regole essenziali per la stabilità costituzionale, inclusa l’istituzione di una Corte costituzionale africana.
Questa ambiziosa proposta mira a rafforzare la tutela della Costituzione e dell’ordine costituzionale degli Stati africani, prevedendo un rimedio contro le violazioni delle norme immateriali. Guelord Luema sottolinea quindi l’importanza di una giurisdizione regionale specializzata nel controllo di costituzionalità degli atti giuridici degli Stati membri, garantendo così il rispetto dello stato di diritto democratico e dei diritti umani fondamentali.
In conclusione, questo studio evidenzia la necessità di rafforzare la tutela delle disposizioni costituzionali immateriali nell’Africa sub-sahariana francofona, al fine di preservare la stabilità politica e giuridica degli Stati della regione.