Forti accuse di diffamazione e richiesta di ritrattazione: la vicenda tra Waziri e HURIWA è in ebollizione

In una lettera datata 24 aprile 2024 e indirizzata a Emmanuel Onwubiko, presidente di HURIWA, Marvin Omorogbe, un avvocato che agisce per conto di Waziri, ha espressamente richiesto una ritrattazione immediata e le scuse di HURIWA.

In questa corrispondenza, l’avvocato critica fortemente HURIWA per aver accusato Waziri di appropriazione indebita e nega qualsiasi coinvolgimento in atti di corruzione. Evidenzia i procedimenti legali in corso e le prove di accuse penali mosse contro persone legate alla parte avversa.

Inoltre, la lettera sottolinea che le azioni di HURIWA hanno danneggiato la reputazione di Waziri e violato i suoi diritti costituzionali.

Di conseguenza, l’avvocato chiede il ritiro della lettera inviata alla NNPC, scuse formali, pubblicazione pubblica delle scuse su due giornali nazionali e un risarcimento finanziario per la somma di 100.000.000 di naira per diffamazione.

La lettera afferma: “La nostra cliente è a conoscenza delle notizie dei media riguardanti l’argomento di cui sopra ed è venuta a conoscenza in particolare di una lettera datata 19 aprile 2024, scritta da HURIWA, in cui chiedevate al suo datore di lavoro, la Nigerian National Petroleum Corporation (NNPC) Limited, per fornirti documenti sensibili relativi al suo impiego, salari, presunte proprietà, ecc., tutti protetti dalla legge, incluso il Freedom of Information Act di cui hai parlato nella tua posta.

“Dobbiamo mettere in discussione preventivamente non solo la tua motivazione nello scrivere la lettera sopra menzionata, ma anche la tua legittimità nell’interferire in una questione rientrante in un contratto civile già davanti a diversi tribunali competenti in Nigeria, inclusa la Corte di chiamata.”

In breve, questo caso solleva questioni cruciali sulla presunzione di innocenza, sulla tutela della reputazione delle persone e sull’equità nei processi legali. È imperativo monitorare da vicino l’evoluzione di questa controversia e rimanere vigili riguardo al rispetto dei diritti fondamentali di ciascuna delle parti coinvolte.

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