**Fatshimetrie: un appello per l’istruzione nelle zone di conflitto**
In questa giornata nazionale dell’educazione, segnata da festeggiamenti in tutto il Paese, una voce allarmante si leva dalla regione di Beni, nella provincia del Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo. L’Unione Nazionale degli Insegnanti del Congo, sezione di Beni, lancia l’allarme sulla critica situazione dell’istruzione in questa regione, colpita da anni di conflitti armati e violenze.
Il quadro tracciato da SYECO/Beni è cupo: più di sessantacinque insegnanti hanno perso la vita negli ultimi dieci anni in attacchi perpetrati dai gruppi ribelli dell’ADF. Le scuole sono state bruciate, costringendo un gran numero di studenti ad abbandonare le proprie case per sfuggire alla violenza. L’accesso all’istruzione sta diventando un viaggio pieno di insidie, con le tasse scolastiche che diventano troppo pesanti da sostenere per molte famiglie già precarie.
Jérémie Kasereka Kinyangwa, consigliere di SYECO/Beni, testimonia questa toccante realtà: scuole delocalizzate, scolari in difficoltà, istruzione in pericolo in una regione dove l’insicurezza regna sovrana. La qualità dell’istruzione ne risente molto, con giornate accorciate, programmi troncati e un futuro incerto per i giovani di Beni.
L’appello lanciato da questa insegnante è un grido del cuore, un appello rivolto alle autorità per pacificare la regione e garantire un ambiente favorevole all’istruzione. “Il livello degli studenti è diminuito notevolmente. Dei 222 giorni previsti per l’anno scolastico, ne raggiungiamo solo 130 a causa dell’instabilità causata dai ribelli. Se non si interviene, “Il futuro dell’istruzione a Beni è compromesso. condannato a scomparire entro un decennio.”
La situazione descritta da SYECO/Beni evidenzia l’urgenza di intervenire per salvaguardare l’istruzione nelle zone di conflitto. L’accesso all’istruzione è un diritto fondamentale, pilastro essenziale dello sviluppo socio-economico di una nazione. Investire nell’istruzione significa investire nel futuro, nella costruzione di una società più giusta ed equa per tutti.
In questa giornata dedicata all’insegnamento, la voce di Beni risuoni come un appello alla solidarietà e all’azione. I bambini di questa regione devastata dal conflitto meritano un futuro migliore, un’opportunità di imparare e crescere in pace e sicurezza. La loro educazione è una nostra responsabilità collettiva, un sacro dovere da preservare e difendere, a tutti i costi.