Fatshimetrie ha avuto accesso a informazioni esclusive riguardanti le raccomandazioni del dialogo nazionale che si è concluso sabato 28 aprile. Queste raccomandazioni, molte delle quali non sono ancora pubbliche, rivelano importanti riforme politiche che potrebbero rimodellare profondamente il panorama politico del Gabon.
Il dialogo nazionale, durato quasi un mese, ha riunito più di 600 partecipanti provenienti da vari settori della società gabonese. L’obiettivo era quello di formulare proposte di riforme profonde per il Paese, soprattutto dopo più di 50 anni di potere della famiglia Bongo.
I relatori hanno sottolineato la volontà di evitare gli eccessi autoritari e gli abusi di potere osservati in passato in Gabon. Per ristabilire gli equilibri di potere vengono proposti cambiamenti significativi, soprattutto a livello esecutivo.
Si prevede che il presidente avrà un mandato di sette anni, rinnovabile una volta. Questa misura mira a dare al capo dello Stato il tempo necessario per attuare il suo programma. Inoltre, il presidente deve essere di nazionalità gabonese, senza doppia nazionalità, segnando così una rivoluzione in un Paese dove la questione è delicata.
Un altro cambiamento importante riguarda la scomparsa della carica di Primo Ministro. Il presidente assumerà invece le responsabilità di capo di Stato e di governo, in un sistema presidenziale incorniciato da garanzie. Ispirandosi al modello americano, verrà nominato un vicepresidente che assumerà alcune deleghe di poteri.
Per rendere il presidente più responsabile, sarà ora possibile destituirlo in caso di alto tradimento, violazione della Costituzione o giuramento presidenziale. Questa procedura eccezionale richiederà una maggioranza di due terzi dei parlamentari per essere adottata, evitando così abusi a fini politici.
Si è parlato anche della situazione particolare dell’attuale presidente, il generale Brice Clotaire Oligui Nguema, capo dello Stato dopo il golpe di agosto. La carta di transizione gli permetterà di candidarsi alle prossime elezioni, mentre gli altri alti funzionari saranno esclusi dalla candidatura.
Nonostante i dibattiti sul caso del generale Oligui Nguema e di altri potenziali candidati, il dialogo nazionale non ha preso posizione su questo delicato argomento. Le modifiche alla Carta di transizione non rientravano nel suo mandato iniziale, lasciando per il momento la situazione invariata.
In conclusione, le raccomandazioni del dialogo nazionale in Gabon aprono la strada a importanti riforme politiche volte a rafforzare la democrazia e gli equilibri di potere nel paese. Questi cambiamenti potrebbero segnare una svolta storica nella storia politica del Gabon e meritano un’analisi approfondita del loro potenziale impatto sul futuro del Paese.