Titolo: Proteste contro le vessazioni delle forze armate nella RDC: la situazione critica a Mitwaba
Nel territorio di Mitwaba, provincia dell’Haut-Katanga, gli studenti delle località di Kintya, Tambo, Kidimudilo e dintorni si trovano al centro di una grave crisi educativa. La popolazione locale, infatti, ha deciso di non mandare più i propri figli a scuola in segno di protesta contro le molestie e le estorsioni perpetrate da elementi delle forze armate della RDC (FARDC).
I residenti denunciano l’azione delle FARDC, schierate come rinforzi per contrastare la presunta presenza dei miliziani Mai-mai Bakata Katanga. Invece di garantire la sicurezza della popolazione, queste forze armate si impegnano in atti riprovevoli che creano un clima di paura e sfiducia. I residenti deplorano in particolare il saccheggio di beni, bestiame e raccolti dopo la fuga dei civili durante presunte incursioni della milizia.
Di fronte a questa situazione allarmante, i genitori rifiutano categoricamente di mandare i propri figli a scuola, compromettendo così il loro percorso educativo. I funzionari scolastici, come Romuald Muyaba Mutaba, esprimono la loro preoccupazione per questa interruzione delle lezioni e per il mancato superamento degli esami del primo trimestre.
Notabili locali e società civile lanciano l’allarme e chiedono la partenza dei soldati responsabili delle vessazioni, chiedendo la loro sostituzione con unità più professionali impegnate al servizio della popolazione. Invitano inoltre le autorità politico-amministrative e militari ad agire rapidamente per ripristinare la fiducia e l’armonia tra le forze di difesa e la popolazione locale.
È fondamentale ripristinare un clima di pace e sicurezza per consentire ai bambini di tornare a scuola e garantire un anno scolastico 2024 pacifico. La collaborazione tra le autorità, le forze armate e la società civile è essenziale per garantire un futuro pacifico agli abitanti di Mitwaba e dei suoi dintorni.
La situazione attuale evidenzia l’urgenza di un intervento concertato per proteggere i diritti fondamentali dei residenti e preservare l’accesso all’istruzione per i bambini nella regione.