Nel comune rurale di Kanyabayonga, nel territorio di Lubero, si sta consumando una tragedia silenziosa che è costata la vita a dieci sfollati nell’arco di due settimane. Il sindaco Chrysostome Kasereka Fatiri ha rivelato queste informazioni preoccupanti, sottolineando che queste morti sono avvenute a causa delle condizioni di vita estremamente difficili in cui si trovano queste popolazioni sfollate.
Tra le vittime recentemente identificate ci sono un sessantenne e un uomo, morti rispettivamente domenica scorsa e lunedì. Secondo il sindaco le cause di questi decessi sono molteplici: alcuni hanno ceduto alla fame, altri alla palese mancanza di cure mediche.
Circa trentamila famiglie sfollate, fuggite dagli scontri tra le FARDC e i ribelli dell’M23 a Rutshuru, vivono in condizioni precarie a Kanyabayonga. Di fronte a questa situazione allarmante, il sindaco chiede un intervento umanitario di emergenza per aiutare queste popolazioni vulnerabili.
Questa triste realtà evidenzia l’urgenza di adottare misure concrete per garantire la sicurezza e il benessere di questi sfollati. È fondamentale che le autorità locali e le organizzazioni umanitarie uniscano le forze per soddisfare i bisogni vitali di queste persone in difficoltà. È dovere di tutti noi raggiungere e sostenere queste popolazioni vulnerabili nella loro lotta quotidiana per la sopravvivenza.
Questa drammatica situazione a Kanyabayonga deve sfidarci e spingerci ad agire rapidamente per salvare vite umane e offrire un futuro più dignitoso a queste vittime della violenza e della precarietà.