I quartieri Sayo e Matembo, situati nel comune di Mulekera a Beni, nel Nord Kivu, sono stati teatro di un violento attacco che ha seminato il terrore tra la popolazione. Il bilancio è pesante: 12 persone perdono la vita durante questo attacco mortale. Di fronte a questa situazione insicura, molti residenti hanno deciso di abbandonare i propri quartieri, temendo per la propria vita, e di dirigersi verso zone più sicure nel centro della città o a Mavivi.
Le autorità congolesi hanno identificato il leader dell’ADF Ahmad Mahmood Hassan, alias Abwakasi, come responsabile di questo attacco. Secondo il capitano Anthony Mualushayi, portavoce militare a Beni, Abwakasi e il suo gruppo di terroristi hanno deliberatamente preso di mira la popolazione locale, approfittando di alcune tensioni e della presenza di giovani dirompenti.
Questo attacco fa parte di una serie di violenze perpetrate dai ribelli ugandesi dell’ADF nella regione di Beni. Questi ultimi cercano di seminare il terrore e destabilizzare la zona aumentando gli attacchi contro civili e commercianti, in particolare lungo la strada Beni-Butembo, essenziale per l’economia locale.
Ahmad Mahmood Hassan, noto per la sua crudeltà e pericolosità, occupa un posto di rilievo all’interno del movimento ribelle dell’ADF. È accusato di molteplici attacchi mortali nella RDC e in Uganda, che hanno causato la morte di numerose persone. Il suo coinvolgimento nella produzione di ordigni esplosivi improvvisati sottolinea la natura estremamente pericolosa di questo individuo.
La comunità internazionale è intervenuta contro Abwakasi e le sanzioni delle Nazioni Unite lo hanno preso di mira direttamente. La sua influenza e la capacità di coordinare attacchi mortali lo rendono un obiettivo prioritario per le autorità congolesi e ugandesi.
In un recente discorso, il generale Kayanja Muhanga ha promesso di perseguire incessantemente i membri dell’ADF, inclusi Abwakasi e Amigo. La cooperazione tra le forze armate congolesi e ugandesi mira a sradicare questa minaccia terroristica nella regione e garantire la sicurezza delle popolazioni locali.
Il caso di Abwakasi e delle ADF illustra la complessità della situazione della sicurezza nella parte orientale della RDC, dove numerosi gruppi ribelli continuano a seminare terrore e commettere abusi. L’urgenza è intensificare gli sforzi per porre fine a questa violenza e proteggere i civili innocenti intrappolati in un conflitto mortale.
In conclusione, l’attacco ai quartieri Sayo e Matembo a Beni evidenzia la persistente minaccia rappresentata dalle ADF nella regione. La risposta delle autorità congolesi e internazionali sarà fondamentale per garantire la sicurezza delle popolazioni locali e porre fine alle azioni criminali di questo gruppo ribelle.