I pubblici ministeri sudafricani hanno suscitato polemiche annunciando l’intenzione di accusare di corruzione il presidente del parlamento Nosiviwe Mapisa-Nqakula. Le accuse sostengono che lei abbia accettato tangenti per un totale di 135.000 dollari e una parrucca per un periodo di tre anni mentre prestava servizio come ministro della Difesa.
Nonostante non sia stato arrestato o formalmente accusato, Mapisa-Nqakula ha affrontato le accuse dei pubblici ministeri durante una recente udienza in tribunale. L’udienza era incentrata sulle sue affermazioni secondo cui le autorità non l’avevano adeguatamente informata delle accuse o non avevano seguito la procedura corretta.
Nei documenti presentati alla corte, i pubblici ministeri hanno rivelato che Mapisa-Nqakakula ha ricevuto un totale di 11 pagamenti per un totale di 135.000 dollari tra dicembre 2016 e luglio 2019. Inoltre, avrebbe richiesto un’ulteriore tangente di 105.000 dollari che non è stata pagata. I documenti del tribunale descrivono dettagliatamente un incidente specifico avvenuto nel febbraio 2019 in cui Mapisa-Nqakula avrebbe ricevuto oltre 15.000 dollari e una parrucca durante un incontro nel principale aeroporto internazionale del paese.
Sebbene l’individuo responsabile di aver fornito le presunte tangenti non sia stato nominato, i pubblici ministeri hanno permesso a Mapisa-Nqakula di arrendersi in una stazione di polizia e successivamente di essere portata in tribunale per accuse formali, rassicurando che non si sarebbero opposte alla cauzione.
In risposta alle accuse, Mapisa-Nqakula ha affermato la sua innocenza e ha espresso la volontà di collaborare con le autorità. A seguito di una perquisizione della sua residenza a Johannesburg e del sequestro delle prove la scorsa settimana, ha deciso di prendersi un periodo di aspettativa dalle sue funzioni parlamentari.
Questo scandalo di corruzione che ha coinvolto il presidente del Parlamento ha gettato ancora una volta un’ombra sul partito dell’African National Congress, che attualmente si sta preparando per le cruciali elezioni nazionali del 29 maggio. Dopo che le precedenti accuse erano state ritirate nel 2021, questo nuovo caso è emerso a seguito della denuncia di un informatore testimonianza dello scorso anno, indicando una potenziale recrudescenza di problemi legali per Mapisa-Nqakula.