“Germain Kambinga e Yves Kisombe: quando l’ambizione personale ha la precedenza sull’interesse collettivo nella RDC”

La tumultuosa carriera politica di Germain Kambinga e Yves Kisombe, ex collaboratori del presidente onorario Joseph Kabila, continua a provocare agitazione nel panorama politico congolese. Le loro recenti uscite mediatiche, caratterizzate da commenti vuoti di contenuto ma intrisi di un carattere “jalelista”, nei confronti del potere in carica, non fanno altro che offuscare ulteriormente la loro immagine.

Aumentare il numero di conferenze stampa, briefing stampa e apparizioni televisive sembra essere la strategia scelta da Kambinga e Kisombe per cercare di riconquistare una certa visibilità politica. Tuttavia, le loro proposte per il secondo mandato di Félix Tshisekedi, come la revisione della Costituzione per estendere la durata del suo mandato da 5 a 7 anni, non corrispondono alle aspettative sociali del popolo congolese.

Il loro desiderio di sostenere Tshisekedi per i prossimi 5 anni, proponendo al contempo riforme costituzionali, suscita critiche anche all’interno della Sacra Unione. Alcuni ritengono che il vero problema risieda nell’impegno e nella determinazione dei leader nel rispondere ai bisogni della popolazione e nel migliorarne le condizioni di vita e di lavoro.

Le ambizioni personali di Kambinga e Kisombe sembrano avere la precedenza sull’interesse collettivo. La loro ossessione per il potere sta ostacolando lo sviluppo dell’Africa e provocando un crescente malcontento tra la popolazione. Proponendo un prolungamento del mandato presidenziale a 7 anni, rischiano di creare instabilità politica e favorire il ritorno di Joseph Kabila agli affari.

Prima della formazione del prossimo governo e della condivisione degli incarichi all’interno delle istituzioni, Kambinga e Kisombe continuano ad aumentare le loro apparizioni sui media per avvicinarsi a Félix Tshisekedi e forse garantire la loro stabilità finanziaria. Tuttavia, è essenziale che i leader si concentrino sui problemi reali del Paese e si impegnino davvero a instaurare la democrazia e a promuovere il progresso sociale, invece di cercare di aggrapparsi al potere in modo opportunistico.

In breve, è tempo che la politica congolese si concentri nuovamente sulle reali aspirazioni della popolazione e che i leader mettano da parte i propri interessi personali. Solo un vero desiderio di servire la gente consentirà di costruire un futuro migliore per la Repubblica Democratica del Congo.

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