In un mondo in cui la libertà di religione dovrebbe essere un diritto universale, è inquietante che in alcuni paesi la pratica del cristianesimo possa mettere in pericolo la vita. Ecco uno sguardo ai paesi in cui praticare il cristianesimo non è solo difficile, ma anche illegale e pericoloso.
1. Corea del Nord
La Corea del Nord, nota per il suo regime totalitario, è particolarmente ostile alla religione cristiana. I cristiani sono soggetti a tortura, incarcerazione e persino esecuzione per la loro fede, in base a una legge ambigua che proibisce l’uso della religione per indebolire l’autorità statale.
2. Afghanistan
In Afghanistan l’Islam è la religione di stato e le altre religioni sono “tollerate”. I cristiani scoperti rischiano di essere denunciati dalle loro stesse famiglie e di subire violente persecuzioni, che vanno dalla reclusione alla morte.
3. Somalia
Vivere da cristiani in Somalia è estremamente rischioso, soprattutto nelle zone controllate da gruppi estremisti. I presunti cristiani subiscono molestie e violenze, in particolare sotto il controllo del gruppo terroristico al-Shabab.
4. Libia
In Libia la conversione al cristianesimo può causare disgregazioni familiari e rifiuti sociali. I cristiani rischiano arresti e violenze in un Paese senza un governo centrale forte.
5. Yemen
Questo paese devastato dalla guerra sta attraversando una grave crisi umanitaria. I cristiani affrontano persecuzioni che vanno dall’espulsione familiare alla tortura e all’esecuzione.
In un mondo in cui la libertà di culto dovrebbe essere rispettata, è fondamentale riconoscere le sfide affrontate dai cristiani in questi paesi dove praticare la propria fede può mettere a rischio la propria vita.