“La sicurezza è minacciata a Ibeju-Lekki ed Epe: i residenti affrontano il terrore degli usurpatori della terra”

I residenti della divisione Ibeju-Lekki e Epe di Lagos affrontano continue minacce alla loro vita e alla pace pubblica da parte degli usurpatori della terra, hanno detto gli attivisti in una conferenza stampa a Lagos. Il presidente del gruppo, Tunji Balogun, ha denunciato le azioni di un noto usurpatore, soprannominato Ibile, che continua impunemente a devastare la regione.

I proprietari immobiliari subiscono perdite considerevoli, così come gli artigiani e gli operai dei cantieri edili, vittime delle azioni violente di questo pericoloso usurpatore e dei suoi compari. Secondo Balogun, questi individui agiscono al di sopra della legge e beneficiano addirittura della protezione di alcune agenzie di sicurezza, a scapito dei cittadini senza voce. Invita i governi federali e locali, nonché le forze di sicurezza, a condurre un’indagine penale approfondita sull’usurpatore e sui suoi complici.

Recenti atti criminali hanno portato all’incendio della proprietà di Esther Otsabomhe, con il rapimento dei suoi dipendenti. Un muratore di nome Sodiq Kolapo fu ucciso dagli usurpatori, lasciando una vedova e tre figli. Questi atti potrebbero potenzialmente trasformarsi in atti terroristici se non verranno fermati rapidamente.

La vedova Kolapo, testimoniando il suo calvario, racconta l’aggressione al marito in un cantiere edile, dove fu ucciso e il suo corpo portato via dagli usurpatori. Implora le autorità di aiutarla, perché si ritrova sola a crescere i suoi figli e ad affrontare questa dolorosa realtà.

È fondamentale che vengano adottate misure concrete per porre fine alla violenza perpetrata dagli usurpatori della terra e che le autorità garantiscano la sicurezza e la protezione degli abitanti della regione di Lagos. La situazione è critica e richiede un intervento immediato per evitare che questi atti atroci si moltiplichino e facciano precipitare la comunità in un clima di terrore e crescente insicurezza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *