L’amministrazione Biden ha espresso preoccupazione per il fatto che il governo israeliano non abbia un piano credibile per proteggere i civili a Gaza nel caso di un’operazione militare su larga scala a Rafah. La dichiarazione arriva dopo che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che i piani operativi per Rafah sono stati approvati.
Secondo il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale John Kirby, gli Stati Uniti si aspettano un piano applicabile, verificabile e realizzabile per garantire la sicurezza di 1,5 milioni di persone che cercano rifugio a Rafah. Sebbene il governo israeliano abbia discusso un piano di evacuazione denominato “isole umanitarie”, gli Stati Uniti insistono sulla necessità di un piano consultivo concreto.
Preoccupazione internazionale è stata espressa anche dal capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e da altre agenzie umanitarie, sottolineando la mancanza di soluzioni sicure per i palestinesi rifugiati a Rafah. Precedenti rapporti della CNN hanno evidenziato il pericolo affrontato dai civili che seguono gli ordini di evacuazione e che purtroppo sono presi di mira dagli attacchi israeliani.
La situazione a Rafah solleva questioni cruciali sulla protezione dei civili in tempi di conflitto ed evidenzia le sfide che devono affrontare le organizzazioni umanitarie. È essenziale che vengano messe in atto misure concrete ed efficaci per garantire la sicurezza delle persone vulnerabili nella regione.
In conclusione, la necessità di un piano d’azione chiaro e fattibile per proteggere i civili a Gaza è una priorità assoluta. Le questioni umanitarie e il salvataggio di vite umane devono avere la precedenza in qualsiasi operazione militare, e i paesi coinvolti devono lavorare insieme per garantire la sicurezza e il benessere di tutte le persone colpite dal conflitto a Rafah.