In un contesto economico turbolento in Nigeria a seguito della svalutazione della naira, molte imprese sono state duramente colpite. Tuttavia, la Standard Bank è riuscita a chiudere l’anno finanziario con successo nonostante le sfide affrontate.
Yinka Sanni, amministratore delegato della divisione Africa della Standard Bank, ha parlato dopo la pubblicazione dei risultati annuali della banca, affermando che le operazioni in Nigeria rimangono redditizie nonostante la svalutazione della valuta. Ha sottolineato l’impatto delle riforme in corso nel paese, pur rimanendo ottimista sui loro benefici a medio e lungo termine.
Durante il periodo in esame, il gruppo ha osservato la liberalizzazione della naira in Nigeria, che ha portato a movimenti valutari diversi ma nel complesso più deboli alla fine dell’anno. Questa svalutazione, effettuata per la seconda volta in otto mesi, ha colpito fortemente le aziende che operano nel paese, come l’operatore mobile sudafricano MTN.
MTN, il cui mercato principale è la Nigeria, ha recentemente annunciato un calo dei profitti a seguito di questa svalutazione. Al contrario, Standard Bank è riuscita a mantenere una crescita solida con un aumento dei profitti del 27%, soprattutto grazie alle sue attività in Africa.
La diversificazione geografica di Standard Bank, presente in Nigeria dal 1992, le ha permesso di affrontare con successo questo difficile periodo. Wayne McCurrie di FNB Wealth and Investments ha elogiato la performance della banca e ne ha sottolineato la resilienza di fronte agli shock economici.
Poiché Standard Bank guarda all’Africa per stimolare la crescita, le previsioni per l’Africa sub-sahariana sono positive, con una prospettiva di crescita del 4% per il 2024. Allo stesso tempo, si prevede un miglioramento dell’economia sudafricana, incoraggiando l’ottimismo per il futuro.
Alla fine, nonostante le sfide economiche affrontate in Nigeria, Standard Bank è riuscita a navigare in queste acque agitate grazie alla sua diversificazione e alla forte presenza nel continente africano. Questi risultati incoraggianti preannunciano un futuro promettente per la banca nella regione.