In questa giornata del 24 aprile, la scena politica americana è stata animata da un notevole annuncio del senatore Chuck Schumer, leader della maggioranza del Partito Democratico degli Stati Uniti. Di solito con uno sguardo severo che ricorda un preside irritato, Schumer quel mercoledì si fece notare con il suo sguardo soddisfatto, trascurando i suoi occhiali rossi.
Il senatore Schumer non ha nascosto il suo orgoglio nel rivelare il piano di aiuti da 95 miliardi di dollari degli Stati Uniti per Ucraina, Israele e Taiwan. Una somma colossale che, oltre ad essere qualificata come aiuto, è più simile ad un insieme di misure belliche.
I dettagli rivelano che 61 miliardi di dollari andranno all’Ucraina, 26 miliardi di dollari a Israele, mentre 8,12 miliardi di dollari sono destinati a contrastare la Cina nella regione dell’Indo-Pacifico. Queste somme, espresse in miliardi, dimostrano l’entità di questo sostegno finanziario.
Non appena la legislazione fu approvata da Schumer e dai suoi colleghi del Senato, l’amministrazione Biden aveva già preparato un pacchetto di armi da 1 miliardo di dollari per l’Ucraina, compreso varie attrezzature militari. In altre parole, un miliardo di dollari riempirà direttamente i conti bancari delle società americane di armi.
Molti osservatori sottolineano l’ipocrisia di questi cosiddetti pacchetti di aiuti e di difesa allo “sviluppo”, sottolineando che servono maggiormente gli interessi degli oligarchi americani e dei baroni del monopolio. Ma al di là di questa ipocrisia, è la minaccia percepita dagli Stati Uniti di fronte alla rapida ascesa della Cina che sembra dettare queste decisioni.
Tuttavia, il gioco di potere non si limita a questi annunci. Mentre Schumer sorride davanti alle telecamere, Antony Blinken, segretario di Stato americano, aveva già uno sguardo minaccioso durante la sua visita a Pechino per incontrare il leader cinese Xi Jinping. I gesti e gli scambi tesi durante questo incontro non lasciano dubbi sulla tensione che regna tra i due giganti.
Due teatri di guerra stanno emergendo all’orizzonte: l’Ucraina in conflitto con la Russia e l’assalto omicida di Israele alla Striscia di Gaza. Una situazione delicata che rischia di coinvolgere altri Paesi nel conflitto, con un possibile inasprimento delle tensioni in Medio Oriente e in Asia.
In breve, il gesto di Schumer e il gioco delle potenze internazionali sollevano importanti questioni politiche, con conseguenze potenzialmente devastanti per le popolazioni civili coinvolte. La diplomazia deve essere una priorità per evitare il peggio e cercare soluzioni durature e pacifiche ai conflitti che minacciano l’equilibrio mondiale.