La Ceni risponde alle critiche del Cenco: tra moralità e responsabilità, fare luce sui brogli elettorali nella RDC

Titolo: La Commissione Elettorale Nazionale Indipendente risponde alle critiche al Cenco: tra moralità e responsabilità

Introduzione :
La Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (CENI) della Repubblica Democratica del Congo (RDC) ha risposto alle critiche mosse contro di essa dalla Conferenza Episcopale Nazionale del Congo (Cenco). I vescovi hanno accusato la Ceni di essere complice di atti di frode e corruzione durante le recenti elezioni congiunte. In un comunicato ufficiale, la CENI ha smentito queste accuse e ha sottolineato che la frode e la corruzione sono soprattutto atti legati all’etica e alla moralità. Afferma inoltre di aver adottato misure per sanzionare i trasgressori elettorali. Analizziamo nel dettaglio la risposta della Ceni alle critiche del Cenco.

Atti deliberati di etica e moralità:
La CENI afferma che la frode e la corruzione non sono solo fatti materiali, ma anche atti deliberati, etici e morali. Ritiene ingiusto che il Cenco possa accusare la CENI di essere complice di questi atti riprovevoli. La CENI si difende dichiarando di essere stata vittima del comportamento e delle azioni di alcuni attori della società, piuttosto che organizzatrice di frodi e corruzione.

Indagini e sanzioni esemplari:
La CENI è lieta di aver avviato indagini e adottato sanzioni esemplari contro i trasgressori elettorali, compresi i candidati, le autorità politico-amministrative e il proprio personale. Afferma quindi di aver adottato misure concrete per combattere la frode e la corruzione, con l’obiettivo di garantire l’integrità delle elezioni nella RDC.

Le critiche di Cenco:
I vescovi del Cenco hanno parlato del ritrovamento di numerose votazioni parallele effettuate con macchine per il voto rinvenute in abitazioni private. Hanno quindi messo in dubbio il ruolo della CENI in questa situazione, sottolineando che è lei ad avere il controllo esclusivo delle macchine per il voto e che non ha mai denunciato il furto di attrezzature. I vescovi chiedono quindi alla CENI di interrogarsi sulle sue responsabilità in questi atti fraudolenti.

Conclusione :
La risposta della CENI alle critiche di Cenco evidenzia la natura etica e morale della frode e della corruzione. La CENI nega qualsiasi complicità in questi atti e afferma di aver svolto indagini e adottato misure sanzionatorie per combattere i trasgressori elettorali. Questo caso solleva importanti interrogativi sulla responsabilità della CENI nella gestione delle elezioni nella RDC e chiede maggiore trasparenza e integrità nel processo elettorale del paese.

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