L’articolo che segue tratta di un recente e importante evento avvenuto nella regione di Beni, nel Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo. Le operazioni militari congiunte effettuate dagli eserciti congolese e ugandese hanno permesso di neutralizzare più di 1.200 terroristi appartenenti alle Forze Democratiche Alleate (ADF), tra cui 63 donne, nel corso del 2023.
Il Capitano Anthony Mwalushayi, portavoce del settore operativo Sukola 1 Grand-Nord, ha annunciato questi risultati incoraggianti durante un’intervista a POLITICO.CD. Egli ha sottolineato che questi successi sono il risultato di operazioni militari condotte in modo obiettivo. I risultati, anche se provvisori, sono impressionanti: sono stati censiti 1.217 corpi di terroristi, con il ritrovamento di 672 armi da guerra e 102 bombe artigianali. Inoltre, 213 terroristi furono catturati e 89 si arresero alle forze di sicurezza.
Tuttavia, l’esercito deplora anche il sostegno che i civili hanno dato ai terroristi, aiutandoli con informazioni e rifornimenti. Si è scoperto che alcuni operatori economici della regione erano complici attivi dei terroristi, cosa che ha portato al loro arresto e al trasferimento a Kinshasa per il proseguimento delle indagini.
Nonostante queste difficoltà, le operazioni continuano nella regione di Beni e gli aggressori hanno cercato di sfuggire ai bombardamenti intensificando gli attacchi nelle città del territorio di Beni e Irumu. I civili continuano a subire gli abusi di questi terroristi, il che sottolinea l’importanza della collaborazione tra la popolazione e le forze di sicurezza per porre fine a questa minaccia.
Questo articolo evidenzia la dedizione degli eserciti congolese e ugandese nella lotta contro le Forze Democratiche Alleate. Sottolinea inoltre la necessità di una cooperazione rafforzata tra le forze di sicurezza e la popolazione per sconfiggere questi gruppi terroristici e ripristinare la pace e la sicurezza nella regione di Beni.