Le notizie dominanti in questo momento in Egitto ruotano attorno all’accordo con il Fondo monetario internazionale (FMI) e alla svalutazione della sterlina egiziana. Secondo la società di ricerca economica indipendente Capital Economics, la prossima tranche di prestiti del FMI è attualmente in fase di negoziazione e sarà accompagnata da una svalutazione della sterlina egiziana.
Secondo l’Arab News Agency, l’inflazione in Egitto sta rallentando ma rimarrà al di sopra dell’obiettivo fissato dalla banca centrale fino alla metà del 2025. Secondo Capital Economics, anche i colloqui tra funzionari egiziani, Dipartimento del Tesoro americano e Fondo monetario internazionale appaiono “positivi”.
Il segretario al Tesoro americano Janet Yellen si è impegnata a sostenere l’economia e le riforme dell’Egitto durante un incontro con i funzionari finanziari egiziani a Washington, DC. Si parla di aumentare il prestito di tre miliardi di dollari del Fondo monetario internazionale al Cairo.
L’amministratore delegato del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, aveva dichiarato all’inizio di novembre che il fondo stava seriamente considerando di aumentare il programma di prestiti da 1 miliardo di dollari per l’Egitto, che sta lottando per far fronte alle conseguenze economiche della guerra israeliana nella Striscia di Gaza.
L’Egitto soffre già di elevati livelli di debito estero ed è stato duramente colpito dalla guerra a Gaza, che minaccia di ridurre le prenotazioni turistiche e di avere un impatto negativo sulle sue importazioni di gas naturale.
Il primo ministro egiziano Mostafa Madbouly ha dichiarato a dicembre che le discussioni con il Fondo monetario internazionale non si erano fermate e ha sottolineato che il programma di riforma economica è interamente nazionale. In una conferenza stampa ha aggiunto: “Potrebbero esserci disaccordi e controversie sulle tattiche impiegate. La comunicazione è in corso e stiamo lavorando con il Fondo per sviluppare un calendario che sarà annunciato presto”.
Lo scorso ottobre, il Fondo monetario internazionale ha rivisto al ribasso le sue previsioni di crescita per l’economia egiziana per l’anno fiscale in corso, dal 4,1% al 3,6%. Il rapporto Global Economic Outlook 2024 indica un calo complessivo della crescita economica globale, dal 3,5% nel 2022 al 3% nel 2023 e al 2,9% nel 2024.
Queste previsioni di crescita sono inferiori alla media storica del 3,8% registrata nel periodo 2000-2019, sottolinea il rapporto. Le proiezioni per il 2024 sono state riviste di 0,1 punti percentuali rispetto al rapporto Global Economic Outlook di luglio 2023.
È quindi fondamentale che l’Egitto negozi con il FMI per ottenere i fondi necessari per sostenere la sua economia e attuare le riforme necessarie per risanare la situazione economica del paese. La svalutazione della sterlina egiziana porterà probabilmente a un aumento dei prezzi, ma è vista come una misura necessaria per stimolare le esportazioni e attrarre investimenti esteri.
Tuttavia, è importante che anche il governo egiziano adotti misure per mitigare gli effetti negativi della svalutazione sui cittadini comuni, garantendo che i programmi di assistenza sociale siano rafforzati e che i più vulnerabili siano protetti dall’aumento dell’inflazione. Si tratta di un equilibrio delicato da raggiungere, ma è essenziale per garantire una transizione economica di successo per l’Egitto.
In sintesi, l’Egitto si trova ad affrontare importanti sfide economiche, ma con le giuste misure e il sostegno internazionale è possibile superare queste difficoltà e gettare le basi per una crescita economica forte e sostenibile. Le trattative in corso con il FMI e l’impegno degli Stati Uniti a sostenere l’economia egiziana sono segnali positivi per il futuro del Paese.