Sulla scia della chef nigeriana Hilda Baci, che ha intrapreso l’ambiziosa impresa di battere il Guinness World Record per la maratona culinaria più lunga di una persona, l’Africa si trova in un periodo di imprese da record.
Il record dello chef Baci nel giugno dello scorso anno non solo ha affascinato il continente, ma ha anche innescato una tendenza, con gli appassionati africani che hanno tentato diversi record: dalle maratone di lavarsi le mani alle maratone di canto.
Ma una categoria in particolare ha attirato l’attenzione: la maratona gastronomica.
Dopo che il record dello chef Baci, che ha cucinato per 93 ore e 11 minuti, è stato battuto lo scorso novembre da Alan Fisher, uno chef irlandese con sede in Giappone, l’Africa sembra più determinata che mai a rivendicare il titolo. Il Guinness dei primati ha guadagnato popolarità in tutto il continente, con molti chef africani che mettono in mostra il loro talento culinario sulla scena mondiale.
Uno dei concorrenti più importanti in questa sfida culinaria è lo chef ugandese Dorcus Bashebah. Per nulla turbata dal record di Alan Fisher, ha accettato la sfida e ha cucinato per l’incredibile cifra di 144 ore e 20 minuti.
In attesa della conferma ufficiale da parte delle autorità del Guinness dei primati, l’impresa dello chef Bashebah è già fonte di ispirazione per molti aspiranti chef in tutto il continente.
Anche la chef ghanese Failatu Abdul-Razak si è lanciata nell’avventura, iniziando la sua maratona culinaria alla mezzanotte del 1° gennaio 2024. Situata nella parte settentrionale del Ghana, la sua maratona si è trasformata in un mini festival culinario, offrendo un’opportunità unica di mostrare la ricca tavolozza dei sapori della cucina ghanese, in particolare attraverso i social media.
Il percorso per battere il Guinness World Record per la maratona culinaria più lunga non è solo una ricerca personale per queste donne africane; simboleggia anche l’abbattimento delle barriere e la sfida degli stereotipi. Evidenzia la loro determinazione nel portare la cucina africana in prima linea nel riconoscimento globale, celebrando la diversità e la ricchezza di sapori che il continente ha da offrire.
Mentre la chef Failatu Abdul-Razak continua la sua maratona, cresce l’attesa non solo per l’esito della sua impresa, ma anche per un più ampio riconoscimento del talento culinario africano sulla scena mondiale. Queste donne straordinarie non si limitano a cucinare; creano una narrazione che mette in risalto la resilienza, la creatività e lo spirito indomabile delle donne africane nelle arti culinarie.
L’impatto di questi tentativi di record va ben oltre il Guinness dei primati. Fungono da faro, incoraggiando aspiranti chef e appassionati a esplorare il vasto mondo della cucina africana.