“Scandalo della piscina di Jacob Zuma: l’ANC ammette finalmente di aver mentito”

L’ANC ammette di aver mentito sullo scandalo “Fire Pool” di Jacob Zuma

In una rivelazione scioccante, l’African National Congress (ANC) ha ammesso di aver mentito in parlamento per difendere il controverso “pool di fuoco” da 3,9 milioni di rand dell’ex presidente Jacob Zuma nella sua residenza di Nkandla nel KwaZulu-Natal nel 2014. L’ammissione è stata fatta da il segretario generale del partito, Fikile Mbalula, durante un recente evento a Mpumalanga.

Lo scandalo Nkandla è scoppiato quando l’ex protettore pubblico Thuli Madonsela, nel suo rapporto “Secure in Comfort”, ha scoperto che Zuma aveva indebitamente beneficiato di miglioramenti della sicurezza finanziati dai contribuenti nella sua casa. Tra questi lavori di ristrutturazione c’era la costruzione di una piscina, che i funzionari governativi hanno difeso come precauzione necessaria in caso di incendio.

Tuttavia, l’ammissione di Mbalula rivela che l’ANC ha consapevolmente diffuso falsità sullo scopo del pool. Questa rivelazione ha portato ulteriori critiche a uno scandalo che già ha offuscato la reputazione del partito e ha portato a conseguenze significative per le persone coinvolte.

L’ANC aveva formato un comitato ad hoc per indagare sullo scandalo Nkandla, e ora l’ammissione di Mbalula solleva interrogativi sull’integrità della risposta del partito in quel momento. Ha riconosciuto che alcune persone hanno perso la carriera a causa delle bugie che circondano lo scandalo, e questa ammissione sottolinea la gravità della situazione.

Alla fine la Corte costituzionale fu coinvolta nel caso Nkandla e l’ex presidente della Corte Suprema Mogoeng Mogoeng emise una sentenza schiacciante affermando che Zuma non era idoneo alla carica. Nonostante ciò, l’ANC è rimasta al fianco di Zuma. Tuttavia, Mbalula ha sottolineato l’ironia delle recenti dichiarazioni di Zuma, in cui afferma di non poter tollerare il presidente Cyril Ramaphosa, che non ha subito un simile giudizio.

Questa ammissione di Mbalula arriva in un momento in cui l’ANC è già alle prese con divisioni interne e critiche pubbliche. Il recente annuncio di Zuma che non sosterrà il partito alle prossime elezioni e la sua formazione del partito Umkhonto weSizwe (MK) hanno ulteriormente aggravato la situazione.

Gruppi e attivisti per i diritti civili hanno espresso profonda preoccupazione per l’ammissione di Mbalula, poiché non solo rivela la volontà di difendere la corruzione, ma mina anche la credibilità del parlamento e della stessa Costituzione. Questa ammissione solleva dubbi su quanti altri casi potrebbero esserci stati in cui l’ANC ha mentito per proteggere i propri presidenti, sia passati che presenti.

Come normali sudafricani, è fondamentale registrarci per votare alle prossime elezioni governative nazionali e provinciali. Per anni siamo stati invitati a votare con la nostra coscienza, ma ora è il momento di votare con le nostre esperienze vissute. Il nostro Paese ha bisogno di leader che diano priorità alla governance etica e affrontino le reali preoccupazioni dei cittadini comuni, questioni come la mancanza di servizi di base, la disoccupazione e la corruzione.

L’ammissione da parte dell’ANC di aver mentito in parlamento ci ricorda chiaramente che dobbiamo ritenere i nostri leader responsabili e scegliere saggiamente quando esprimere i nostri voti. È tempo di una nuova era di trasparenza, integrità e leadership che serva veramente gli interessi del Paese e della sua gente.

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