“Gli attivisti si riuniscono in preghiera per porre fine alla violenza nello Stato di Plateau”

Gli attivisti si sono riuniti in nero per le strade della città, dirigendosi dal vecchio incrocio dell’aeroporto fino all’incrocio della segreteria, per una preghiera collettiva. Questa manifestazione simboleggiava la condanna degli attentati avvenuti la vigilia di Natale, che hanno causato la morte di centinaia di persone e ingenti danni materiali.

Il convocatore del gruppo, il profeta Isa El-Buba, ha espresso indignazione per la violenza e la distruzione che affliggono lo stato. Ha detto che la preghiera collettiva aveva lo scopo di implorare l’intervento divino per porre fine a questa piaga.

“La nostra presenza qui è una preghiera per porre fine a queste insensate uccisioni di persone innocenti nello stato di Plateau. Chiediamo l’intervento di Dio per contrastare questa minaccia”, ha detto.

Ha inoltre invitato il governo federale ad adottare misure concrete per porre fine a questi attacchi e garantire giustizia alle vittime.

“Chiediamo al governo federale di agire e alle forze di sicurezza di fare il loro lavoro. Questi attacchi persistono perché non esistono sanzioni dissuasive”, ha sottolineato.

Pur criticando la situazione, El-Buba ha accolto con favore la decisione del presidente Bola Tinubu di impartire istruzioni alle forze di sicurezza per combattere l’insicurezza nello stato di Plateau. Ha inoltre elogiato il governo statale per la sua reattività alla situazione, inclusa la dichiarazione di giorni di lutto per onorare le vittime.

Tuttavia, ha insistito sulla necessità di vedere azioni concrete e risultati da parte delle autorità affinché questi attacchi finiscano e i responsabili siano assicurati alla giustizia.

Questa manifestazione collettiva di preghiera e solidarietà riflette il desiderio dei cittadini dello Stato di Plateau di vedere la fine di questa ondata di violenza e distruzione e di ottenere giustizia per le vittime. Speriamo che le autorità adottino misure decisive per soddisfare le loro aspettative, al fine di ripristinare la pace e la sicurezza nella regione.

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