La posizione della Chiesa cattolica congolese sulla benedizione delle coppie dello stesso sesso è stata oggetto di una decisione della Conferenza episcopale nazionale del Congo (CENCO). In una lettera del papa che autorizza i sacerdoti a effettuare una semplice benedizione di queste coppie al di fuori della liturgia, la CENCO ha deciso di non seguire questa strada.
In un’intervista a Radio Okapi, il segretario generale della CENCO, monsignor Donatien Nshole, ha chiarito che questa posizione non significa opposizione al papa. La lettera papale, infatti, lascia ai vescovi la facoltà di decidere se autorizzare o meno questa benedizione in base alle realtà socio-culturali delle loro comunità.
La CENCO ritiene che la benedizione delle coppie dello stesso sesso rischierebbe di minare la fede di alcuni fedeli nel contesto congolese. Secondo lei il matrimonio è riservato esclusivamente all’unione di un uomo e di una donna, naturalmente aperti alla procreazione. Le unioni tra persone dello stesso sesso sono considerate deviazioni che non corrispondono all’ordine della creazione.
La CENCO invita i fedeli congolesi a rimanere saldi nel loro attaccamento a Cristo e a riaffermare i valori cristiani e africani. Sottolinea che la Chiesa è aperta ad accogliere tutti, anche i peccatori.
Questa decisione della CENCO riflette la posizione tradizionale della Chiesa cattolica sulla questione dell’omosessualità e del matrimonio. Solleva dibattiti e controversie in molti paesi, poiché i movimenti a favore dei diritti LGBT cercano riconoscimento e parità di trattamento nelle istituzioni religiose.
È importante sottolineare che questo articolo riflette la posizione della CENCO e non deve essere interpretato come un’opinione universale sulla questione. Le opinioni e i dibattiti sull’omosessualità e sul matrimonio tra persone dello stesso sesso sono vari e diversificati, e vanno dalla completa accettazione al completo rifiuto, a seconda delle proprie convinzioni e credenze.