Attualmente, la crescente domanda di alloggi con servizi di base in Sud Africa rappresenta un vero grattacapo per i ministri dell’edilizia abitativa. Nonostante gli sforzi volti a fornire alloggi dignitosi alla popolazione, il problema persiste da più di 30 anni.
L’ultimo censimento del Sudafrica, condotto nel 2022, rivela che l’88,5% della popolazione vive in alloggi formali, mentre il numero di case tradizionali e informali è diminuito. In confronto, il censimento del 1996, effettuato appena due anni dopo l’avvento della democrazia, indicava che il 16,2% delle persone viveva in insediamenti informali, cifra salita all’8,1% nel 2022.
Negli ultimi 30 anni, il Dipartimento per gli insediamenti umani ha compiuto progressi significativi nel migliorare le condizioni di vita di milioni di sudafricani attraverso la fornitura di alloggi e infrastrutture per servizi di base come elettricità, acqua e servizi igienico-sanitari.
Tuttavia, il dipartimento è stato rovinato anche da decenni di cattiva gestione e corruzione. Diversi ministri dell’edilizia abitativa hanno avuto controversie durante il loro mandato. Ad esempio, Sankie Mthembi-Mahanyele, ministro dell’edilizia abitativa dal 1995 al 2003, ha assegnato un contratto per l’edilizia abitativa di 190 milioni di Rand alla Motheo Construction, rappresentata dalla sua amica Thandi Ndlovu. Inoltre, il suo dipartimento è stato criticato per aver costruito alloggi RDP (Ricostruzione e Sviluppo) simili a quelli del governo dell’apartheid.
Nonostante queste sfide, ogni ministro dell’edilizia abitativa ha dato il proprio contributo per migliorare la situazione abitativa in Sud Africa. Joe Slovo, il primo ministro dell’edilizia abitativa sotto Nelson Mandela, gettò le basi per molte delle infrastrutture necessarie per progetti su larga scala. Sibusiso Bengu ha continuato questi sforzi cercando di migliorare la qualità degli alloggi e la tutela dei consumatori.
Tokyo Sexwale, che ha ricoperto l’incarico dal 2009 al 2013, ha apportato un cambio di prospettiva ribattezzandolo Ministero degli insediamenti umani. Ha anche lavorato alla trasformazione dei sobborghi residenziali bianchi e ha istituito un programma di sostegno nazionale per il miglioramento degli alloggi informali.
Nonostante questi progressi, la continua domanda di alloggi dotati di servizi di base rimane una sfida persistente. È essenziale trovare soluzioni sostenibili per soddisfare questa domanda crescente e garantire alloggi dignitosi a tutti i sudafricani.
In conclusione, sebbene il Dipartimento per gli insediamenti umani in Sud Africa abbia compiuto progressi significativi, c’è ancora molto lavoro da fare per soddisfare la crescente domanda di alloggi dotati di servizi di base. I ministri dell’edilizia abitativa hanno apportato contributi importanti, ma è essenziale continuare a combattere la corruzione e la cattiva gestione per garantire alloggi dignitosi a tutti i cittadini.