Rinegoziazione del contratto cinese nella Repubblica Democratica del Congo: un partenariato equilibrato con molti vantaggi
La Repubblica Democratica del Congo (RDC) ha recentemente messo a segno un colpo da maestro nella rinegoziazione del famoso “contratto cinese” concluso con il Chinese Business Group. Alla fine dell’emendamento firmato il 18 gennaio 2024, le due parti sono riuscite ad armonizzare i loro interessi in uno spirito di partnership vantaggiosa per tutti.
Questa rinegoziazione ha permesso alla RDC di ottenere cinque vantaggi considerevoli:
1. Aumento dei costi di investimento per la componente Infrastrutture: grazie a questa rinegoziazione, la RDC beneficerà di un aumento significativo degli investimenti previsti per lo sviluppo delle infrastrutture. Nel 2024 verrà stanziato un importo di 624 milioni di dollari, che rappresenta il 76% del valore totale delle infrastrutture finanziate in un periodo di 15 anni.
2. Riequilibrio delle quote nella gestione della diga di Busanga: mentre in precedenza il partito cinese deteneva il 70% delle azioni della comproprietà della diga Synoidro-Busanga, la modifica ha permesso di aumentare le quote di comproprietà dello Stato congolese al 40%. Questa nuova distribuzione permette alla RDC di avere una minoranza di blocco nel processo decisionale e un ruolo più importante nella gestione della diga.
3. Riassetto delle partecipazioni in Sicomines: Il contratto iniziale prevedeva una distribuzione degli utili del 68% per i cinesi e del 32% per Gécamines, senza prevedere royalties per la RDC. Durante la rinegoziazione è stato concordato che il 35% degli utili sarà ora utilizzato per finanziare le strade, mentre il resto sarà diviso equamente tra le due parti. Inoltre Sicomines pagherà al governo congolese l’1,2% del fatturato, ovvero 24 milioni di dollari all’anno.
4. Riequilibrio del marketing: prima della rinegoziazione, la parte cinese aveva l’esclusiva nella vendita della produzione mineraria, fissando i prezzi a suo piacimento. La nuova distribuzione consente alla RDC di vendere il 32% della produzione mineraria al miglior offerente e ad un prezzo equo, pur mantenendo una quota del 68% per la parte cinese.
5. Riequilibrio delle posizioni dirigenziali in Sicomines: Il contratto iniziale prevedeva ai cinesi una concentrazione di poteri a livello dirigenziale, lasciando alla RDC posizioni subordinate. Con la rinegoziazione è stato introdotto il principio della cogestione, consentendo alla RDC di avere importanti posizioni di leadership e una voce più forte nel processo decisionale.
Questa rinegoziazione del contratto cinese nella RDC ha quindi permesso alla parte congolese di riprendere il controllo dei propri interessi, ottenere maggiori investimenti nelle infrastrutture e beneficiare di una più equa condivisione dei benefici. È un esempio di partenariato di successo in cui ciascuna parte trova il proprio vantaggio, contribuendo così allo sviluppo economico e sociale del Paese.