Terza settimana di campagna elettorale nella RDC: la posta è fissa, ma gli indecisi restano da conquistare

L’analisi della terza settimana di campagna elettorale nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) suscita serie riflessioni. Secondo l’esperto Jean Kenge Mukengeshayi, il dado è già tratto e la maggior parte dei congolesi ha già preso la propria decisione riguardo alla scelta del proprio futuro leader. Resta però da sedurre gli indecisi, più propensi a seguire il movimento della folla piuttosto che a decidere da soli.

Secondo Mukengeshayi, l’anima degli africani è forgiata da frustrazioni, ferite, desiderio di vendetta e di affermazione. Pertanto, un leader che sa parlare questa lingua e rappresenta le aspettative e le speranze della storia può facilmente riunire le folle alla sua causa. Tuttavia, il successo del leader dipende anche dalla sua capacità di resistere agli attacchi e di generare un crescente sostegno.

La terza settimana della campagna elettorale nella RDC segna una tappa cruciale in questo processo psicologico. Le convinzioni si sono già formate ed è giunto il momento di consolidare, stabilizzare e mobilitare gli indecisi. Félix Tshisekedi, candidato alla presidenza, si concentra sulle regioni del Grande Equatore, della Grande Orientale e del Kongo Centrale, nel tentativo di consolidare il suo sostegno. Anche le regioni del Grand Kasaï e Kinshasa sono importanti bastioni storici da raggiungere.

La campagna di Tshisekedi, tuttavia, non è priva di debolezze, soprattutto in termini di organizzazione e comunicazione. Tuttavia è importante mantenere un alto senso di responsabilità e apportare correzioni in caso di vittoria. Le critiche serviranno da indicatore per migliorare l’attuazione e la definizione del futuro governo.

Tra i fattori determinanti di questa campagna elettorale va segnalata la posizione dell’Unione Europea che ha preso coscienza delle aspettative dei congolesi e ha adeguato il suo approccio nell’osservazione delle elezioni. Inoltre, l’accusa del capo di Stato congolese secondo cui il Ruanda sta attaccando la RDC e mantenendo un corpo di spedizione nel paese ha chiarito la situazione e aperto la strada alla riduzione della tensione.

In conclusione, la terza settimana della campagna elettorale nella RDC segna una tappa essenziale nel processo di mobilitazione degli elettori. Il gioco sembra già fatto, ma c’è ancora da lavorare per consolidare i consensi e convincere gli indecisi. La campagna di Félix Tshisekedi presenta dei punti deboli, ma è importante rimanere responsabili e tenere conto delle critiche per migliorare la formazione del futuro governo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *