Fatshimetrie riferisce che lo scorso anno si è registrato un numero record di quasi 76 milioni di persone sfollate internamente a causa di conflitti e disastri naturali. Secondo un rapporto pubblicato dall’Internal Displacement Monitoring Center, la violenza in Sudan, nella Repubblica Democratica del Congo e in Medio Oriente è stata la causa principale di due terzi di questi nuovi movimenti.
Questo rapporto rivela un aumento del 50% del numero di sfollati interni negli ultimi cinque anni, quasi raddoppiando negli ultimi dieci anni. È importante sottolineare che queste cifre non tengono conto dei rifugiati fuggiti in un altro paese.
Il monitoraggio del rapporto include due ampi insiemi di informazioni. Da un lato, identifica 46,9 milioni di movimenti fisici di persone nel 2023, a volte più volte. Nella maggior parte di questi casi, ad esempio dopo disastri naturali come le inondazioni, le persone alla fine ritornano alle proprie case.
D’altro canto, il rapporto compila il numero cumulativo di persone che vivono lontano da casa nel 2023, compresi coloro che erano già sfollati negli anni precedenti. Alla fine dello scorso anno, 75,9 milioni di persone erano vittime di sfollamenti interni, di cui la metà nei paesi dell’Africa sub-sahariana.
Circa il 90% di questi spostamenti sono dovuti a conflitti e violenze, mentre il 10% è legato all’impatto dei disastri naturali. La situazione in Sudan è particolarmente preoccupante, con oltre 9 milioni di persone sfollate entro la fine del 2023, un record per un singolo Paese da quando il Centro ha iniziato a monitorare tali dati 16 anni fa.
Inoltre, il rapporto evidenzia che a Gaza sono stati registrati oltre 3,4 milioni di sfollati durante l’ultimo trimestre del 2023 a causa della risposta militare israeliana agli attacchi del 7 ottobre in Israele. Questo dato riflette il fatto che molte persone si sono spostate più volte in questo territorio popolato da 2,2 milioni di abitanti. Alla fine dello scorso anno, a Gaza erano sfollate 1,7 milioni di persone.
Alexandra Bilak, direttrice dell’Internal Displacement Monitoring Center, ha sottolineato che i milioni di persone costrette a fuggire nel 2023 rappresentano solo la punta dell’iceberg, oltre alle decine di milioni di persone già sfollate a causa di conflitti, violenze e disastri precedenti.
Queste cifre offrono un’ulteriore visione dell’impatto dei conflitti, del cambiamento climatico e di altri fattori sullo sfollamento della popolazione. Mentre l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati monitora i movimenti transfrontalieri, il Centro di monitoraggio degli spostamenti interni si concentra sui movimenti all’interno dei paesi. Comprendere e attirare l’attenzione su questi movimenti umani è essenziale per comprendere meglio le sfide che milioni di persone in tutto il mondo devono affrontare.