Titolo: I temi chiave della COP28: valutazione degli impegni climatici e creazione del fondo “perdite e danni”.
Introduzione :
Si sta svolgendo a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, la 28esima Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, COP28. Questa edizione segna un punto di svolta importante, poiché è un’opportunità per i paesi partecipanti di fare il punto sui loro impegni dalla firma dell’accordo di Parigi nel 2015. L’obiettivo di questo accordo è limitare il riscaldamento globale a +1,5°C, anche 2 °C. Al di là delle discussioni e dei negoziati, una delle maggiori sfide di questa COP28 è la realizzazione del fondo “perdite e danni”, destinato a sostenere i paesi vulnerabili che affrontano le conseguenze del cambiamento climatico.
Valutazione degli impegni climatici:
Dalla firma dell’Accordo di Parigi, i paesi si sono impegnati a ridurre le emissioni di gas serra e a contribuire alla lotta contro il riscaldamento globale. Questa COP28 è un’opportunità per fare il punto su questi impegni e misurarne l’impatto. I paesi ricchi, che storicamente sono i maggiori responsabili del cambiamento climatico, devono anche pagare il loro debito climatico nei confronti dei paesi del sud.
Creazione del fondo “sinistri e danni”:
Uno dei punti cruciali di questa COP28 è la creazione del fondo “perdite e danni”, destinato a risarcire i paesi vulnerabili di fronte ai disastri climatici che affrontano e che spesso sono il risultato diretto del riscaldamento globale. Questo fondo mira ad aiutare i paesi ad affrontare i danni irreversibili causati da tempeste, inondazioni, siccità e dall’innalzamento del livello degli oceani. Tuttavia, nonostante gli sforzi compiuti, gli importi stanziati per questo fondo rimangono ampiamente insufficienti rispetto alle esigenze dei paesi vulnerabili.
Le sfide e i problemi:
La COP28 è inoltre caratterizzata da grandi sfide e questioni. Innanzitutto viene sollevata la questione dei conflitti di interessi, in particolare nei confronti del presidente della COP28, che è l’amministratore delegato di una compagnia petrolifera. Le ONG denunciano l’influenza delle lobby dei combustibili fossili nelle discussioni sul clima. Inoltre, la questione del debito climatico dei paesi ricchi nei confronti dei paesi del Sud rimane una questione cruciale. Gli importi stanziati per il fondo “perdite e danni” sono lungi dal coprire le esigenze dei paesi vulnerabili, che dovranno affrontare costi stimati in quasi 580 miliardi di dollari all’anno entro il 2030.
Conclusione :
La COP28 costituisce un incontro cruciale per valutare gli impegni climatici dei paesi dalla firma dell’accordo di Parigi nel 2015. La creazione del fondo “perdite e danni” rappresenta un importante passo avanti nel riconoscimento e nel sostegno dei paesi vulnerabili che affrontano le conseguenze del clima modifica. Rimangono tuttavia molte sfide, in particolare per quanto riguarda i conflitti di interessi e il debito climatico. La mobilitazione di tutte le parti interessate è necessaria per affrontare queste sfide e attuare azioni concrete a favore del clima.