Titolo: Nelle notizie: Le conseguenze devastanti del cambiamento climatico in Africa
Introduzione: il cambiamento climatico è diventato una realtà allarmante in tutto il mondo e l’Africa purtroppo non fa eccezione. Gli effetti devastanti degli eventi meteorologici estremi hanno colpito il continente, provocando inondazioni, siccità e intense ondate di caldo. I paesi africani, responsabili di meno del 4% delle emissioni globali di carbonio, sostengono da tempo misure più concrete per affrontare questi sconvolgimenti climatici. Tuttavia, i paesi ricchi, soprattutto quelli occidentali, finora si sono concentrati sulla riduzione delle emissioni piuttosto che sulla gestione delle conseguenze del loro inquinamento. Questo articolo evidenzia la lotta dell’Africa per cambiare le strutture che favoriscono gli inquinatori, concentrandosi sui negoziati politici e sulle richieste di finanziamenti aggiuntivi.
La lotta dell’Africa per il riconoscimento delle perdite e dei danni: da diversi decenni i paesi africani si battono affinché la questione delle perdite e dei danni causati dal cambiamento climatico sia al centro dei negoziati internazionali. I paesi africani, così come altri paesi in via di sviluppo, hanno minacciato di boicottare la COP (Conferenza delle parti) per attirare l’attenzione su questo problema. Ciò ha portato alla creazione dell’Accordo di Parigi nel 2015, che ha incorporato misure di adattamento ai cambiamenti climatici. Tuttavia, da quando l’accordo è stato adottato, i paesi ricchi e i principali inquinatori hanno spinto per bloccare le disposizioni che forniscono aiuti finanziari ai paesi in difficoltà. L’impegno di fornire 100 miliardi di dollari di finanziamenti all’anno non è stato raggiunto fino al 2023, con tre anni di ritardo. Inoltre, il modo in cui questi fondi vengono assegnati e gestiti solleva seri interrogativi.
Progressi e ostacoli incontrati dall’Africa: nonostante le difficoltà, l’Africa continua a lottare per ottenere cambiamenti strutturali e una maggiore equità nella gestione delle questioni climatiche. I negoziatori africani sono riusciti a ottenere la creazione di un fondo per risarcire i paesi colpiti dalle perdite e dai danni causati dai cambiamenti climatici durante la COP in Egitto nel 2022. Tuttavia, i negoziati per determinare le modalità di questo fondo sono stati laboriosi. Gli Stati Uniti, in particolare, hanno insistito perché si evitasse il termine “responsabilità”, per non coinvolgere gli inquinatori nei finanziamenti. Inoltre, è stato deciso che questo fondo sarà amministrato dalla Banca Mondiale, il che solleva preoccupazioni circa la rappresentatività e l’imparzialità di questa istituzione..
Le richieste dell’Africa per azioni concrete: nei recenti incontri a Nairobi e Dakar, i negoziatori africani hanno rilasciato dichiarazioni, evidenziando le loro richieste per combattere il cambiamento climatico. Il principale punto critico è la necessità di ulteriori finanziamenti. Il gruppo dei paesi meno sviluppati, presieduto dal Senegal, stima che sarebbero necessari 1,3 trilioni di dollari entro il 2030 per affrontare le sfide climatiche. Tuttavia, i principali inquinatori continuano a sottrarsi alle proprie responsabilità.
Conclusione: la battaglia dell’Africa per un migliore riconoscimento delle perdite e dei danni causati dal cambiamento climatico sta progredendo lentamente ma inesorabilmente. I progressi compiuti durante gli ultimi negoziati hanno dimostrato che la voce dell’Africa viene ascoltata. Tuttavia, resta ancora molto da fare per garantire che i paesi ricchi si assumano la loro parte di responsabilità e forniscano i finanziamenti necessari per proteggere le comunità africane dagli effetti devastanti del cambiamento climatico.