Didascalia: Liberati gli studenti rapiti a Katsina: un sollievo per la comunità universitaria
Introduzione :
In una recente intervista con l’agenzia di stampa della Nigeria (NAN), ASP Aliyu Abubakar-Sadiq, portavoce del comando di polizia di Katsina, ha annunciato il rilascio degli studenti dell’Università Federale di Dutsin-ma (FUDMA) rapiti da sospetti banditi . La notizia è stata accolta con immenso sollievo dalla comunità universitaria così come da tutta la popolazione locale. Questo articolo esamina lo svolgersi di questa tragedia e gli sforzi compiuti per garantire il rilascio degli studenti.
Il contesto del rapimento:
Il 3 ottobre 2023, cinque studenti della FUDMA sono stati rapiti quando un gruppo di banditi è entrato nel loro appartamento in affitto, situato dietro la Mariamoh Ajiri Memorial School a Dutsin-ma. Questo triste evento ha suscitato forte emozione all’interno della comunità universitaria e ha evidenziato il crescente problema dell’insicurezza nella regione. Le autorità di polizia hanno reagito rapidamente arrestando un uomo sospettato di essere un informatore dei terroristi.
Sforzi compiuti per liberare gli studenti:
Dall’inizio dell’incidente, le autorità locali, i funzionari universitari e le agenzie di sicurezza hanno lavorato a stretto contatto per garantire il rilascio degli studenti rapiti. Secondo l’ASP Aliyu Abubakar-Sadiq, il Comando di Polizia di Katsina sta facendo tutto il possibile utilizzando le risorse disponibili per trovarli al sicuro, in collaborazione con la direzione dell’università e altre agenzie di sicurezza. Questi sforzi congiunti hanno finalmente dato i loro frutti con il recente rilascio di uno degli studenti rapiti.
Il rilascio di uno studente:
Il portavoce del comando di polizia ha annunciato che uno dei cinque studenti rapiti è stato rilasciato dopo circa 50 giorni di prigionia. La ragazza è stata trovata nel nascondiglio di un rapitore a Kuncin Kalgo, nel governo locale di Tsafe, nello stato di Zamfara, prima di essere riportata a Katsina. La notizia della sua liberazione è stata accolta con immenso sollievo dalla comunità universitaria e dalla popolazione locale.
Nessun riscatto pagato:
Il vicerettore dell’università, il professor Armya’u Bichi, ha chiarito durante una conferenza stampa tenutasi nell’ateneo che non è stato pagato alcun riscatto per ottenere la liberazione dello studente rapito. La dichiarazione è stata salutata come una vittoria contro i banditi e un segno di speranza per gli altri studenti rapiti.
Conclusione :
La liberazione della studentessa rapita a Katsina è un sollievo per la comunità universitaria e per tutta la popolazione locale. Tuttavia, è fondamentale che gli sforzi continuino per garantire il rilascio di altri studenti ancora in prigionia. Questo incidente evidenzia la necessità di un’azione governativa più efficace per garantire la sicurezza degli studenti negli istituti terziari del paese. La comunità universitaria e la popolazione locale restano mobilitate per sostenere gli sforzi volti a porre fine a questa ondata di rapimenti e ripristinare la sicurezza nella regione.