In un clima politico, notizie scottanti bussano alla porta di Benue, uno stato della Nigeria. Lo scioglimento dei consigli locali eletti dal governo ha scatenato intense polemiche e sollevato interrogativi sul deterioramento della democrazia nella regione.
La questione è stata portata all’attenzione del Senato dal senatore Abba Moro, che ha denunciato lo scioglimento dei consigli locali democraticamente eletti da parte del governo Benue, sostituendoli con comitati di gestione provvisoria. Secondo lui, questa misura è un’aberrazione e va contro la Costituzione nigeriana del 1999.
Il Senatore Moro sottolinea inoltre che esistono sentenze dei tribunali che vietano al governatore, al Parlamento e ai suoi agenti di manipolare i limiti di mandato dei consigli locali eletti. Ricorda che ogni Stato ha la responsabilità costituzionale di garantire l’esistenza di questi consigli per legge.
Anche altri senatori, come Victor Umeh e Adams Oshoimole, hanno condannato il provvedimento, sostenendo che la Costituzione garantisce la presenza di eletti locali in tutto il Paese. Esortano il Senato a difendere la Costituzione e a proteggere le leggi esistenti.
Il senatore Ndume suggerisce che i consigli locali sciolti si rivolgano ai tribunali per ottenere un risarcimento. Il Ministro delle Finanze è inoltre invitato a rifiutarsi di pagare le quote statutarie ai consigli locali non eletti.
Il presidente del Senato, Godswill Akpabio, ha affermato che lo scioglimento dei consigli locali eletti da parte del governo statale è illegale.
Questo caso solleva quindi grandi preoccupazioni riguardo al rispetto della democrazia e dello stato di diritto nella regione di Benue. Le autorità e i partiti politici devono lavorare insieme per trovare una soluzione che rispetti la Costituzione e consenta l’istituzione di consigli locali eletti democraticamente.
È essenziale che il Senato e le altre istituzioni politiche adottino misure concrete per porre fine a questo attacco alla democrazia e garantire il rispetto dei diritti dei cittadini. La lotta per la preservazione della democrazia non deve essere lasciata nelle mani dei tribunali, ma deve essere portata avanti dall’intera classe politica.