L’impatto delle attività minerarie sulle donne nelle comunità è un tema preoccupante al quale l’organizzazione panafricanista Womin sta dando voce. Infatti, sia in Uganda, Mozambico o Burkina Faso, le donne sono spesso le prime colpite dalla perdita di terra legata all’attività mineraria. Tuttavia, in queste regioni si stanno strutturando sempre più movimenti per difendere i diritti delle donne e far sentire la propria voce.
In Uganda, ad esempio, l’attività mineraria ha portato all’espropriazione delle terre appartenenti alle comunità locali, che spesso venivano coltivate dalle donne per sostenere le proprie famiglie. Questa perdita di terra non ha solo un impatto economico, ma anche sociale, perché le donne perdono la loro autonomia e spesso incontrano difficoltà nell’accedere alle risorse naturali essenziali alla loro esistenza.
In Mozambico, dove lo sfruttamento del gas naturale è in forte espansione, anche le donne subiscono le conseguenze di questo settore. Oltre alla perdita di terra, si trovano ad affrontare problemi di accesso all’acqua potabile, un aumento delle violenze sessuali e un peggioramento della precarietà economica. Una situazione che spinge molte donne a mobilitarsi per difendere i propri diritti e il proprio ambiente.
In Burkina Faso, l’oro è la principale risorsa mineraria sfruttata e le donne sono spesso coinvolte nelle attività di lavorazione e vendita dell’oro. Tuttavia, si trovano ad affrontare condizioni di lavoro precarie, rischi significativi per la salute e una maggiore vulnerabilità allo sfruttamento e alla violenza. Di fronte a queste sfide, le donne si uniscono e cercano di far sentire la propria voce per ottenere migliori condizioni di lavoro e un’equa partecipazione ai profitti dell’industria mineraria.
È in questo contesto che l’organizzazione Womin è impegnata a far sentire la voce delle donne nelle zone minerarie. Lavora a stretto contatto con le comunità locali e le organizzazioni femminili per sensibilizzare, sostenere e combattere le ingiustizie causate dall’attività mineraria. Il suo obiettivo è evidenziare gli impatti specifici sulle donne, migliorare la loro situazione e promuovere la loro partecipazione attiva al processo decisionale.
È fondamentale riconoscere l’importanza del lavoro di Womin e dei movimenti delle donne nella lotta contro le ingiustizie legate all’attività mineraria. Le loro richieste per una maggiore uguaglianza di genere, una partecipazione equa e la tutela dei diritti delle donne sono essenziali per garantire uno sviluppo sostenibile ed equo nelle aree minerarie.
È quindi essenziale sostenere queste azioni, prendere consapevolezza dell’impatto specifico delle attività minerarie sulle donne e lavorare insieme per trovare soluzioni sostenibili e inclusive.. Ciò implica rafforzare le capacità delle donne, promuovere una migliore regolamentazione e sostenere iniziative economiche alternative. Solo dando voce alle donne e includendole nei processi decisionali potremo davvero trasformare la realtà delle aree minerarie e costruire un futuro più equo per tutti.