Articolo: John Dramani Mahama e i diritti LGBTQ in Ghana
L’ex presidente del Ghana John Dramani Mahama, attualmente leader dell’opposizione, ha recentemente espresso la sua opposizione alle pratiche LGBTQ, citando il conflitto con la sua fede cristiana. Secondo quanto riportato dalla Reuters, Mahama ha detto: “La mia fede non mi permetterà di accettare che un uomo sposi un uomo o una donna sposi una donna”.
Parlando a un incontro di leader religiosi ghanesi, Mahama ha espresso scetticismo riguardo alle transizioni dell’identità di genere, dicendo: “Non credo che una persona possa alzarsi e dire: mi sento un uomo anche se sono nata donna, quindi lo farò cambia e diventa un uomo”.
Il dibattito sui diritti LGBTQ ha guadagnato slancio in Ghana, dove il Parlamento sta attualmente valutando un controverso disegno di legge anti-LGBTQ. Se approvata, questa legislazione imporrebbe dure sanzioni ai membri della comunità LGBTQ.
Le disposizioni includono il divieto ai ghanesi di identificarsi come LGBTQ e l’aumento della pena massima per attività omosessuale da tre a cinque anni di carcere. Inoltre, il disegno di legge vieta la difesa dei diritti LGBTQ.
Il Ghana già criminalizza le relazioni omosessuali, punibili con tre anni di carcere. Questo disegno di legge anti-LGBTQ sta provocando accese discussioni e preoccupazioni all’interno del paese.
John Dramani Mahama, che è stato presidente del Ghana dal 2012 al 2017, ha perso la sua candidatura per un secondo mandato alle elezioni del 2016 contro l’attuale presidente Nana Akufo-Addo. A 65 anni si candiderà nuovamente alle elezioni presidenziali di dicembre in rappresentanza del principale partito di opposizione, il Congresso nazionale democratico.
Questo dibattito sui diritti LGBTQ in Ghana evidenzia la complessa coesistenza tra credenze religiose e diritti delle minoranze sessuali in molti paesi. Solleva inoltre interrogativi sulla natura democratica di un Paese e sulla sua capacità di garantire l’uguaglianza e la tutela dei diritti a tutti i suoi cittadini, indipendentemente dal loro orientamento sessuale. Mentre il Ghana continua a dibattere su questa delicata questione, l’opinione pubblica è in evoluzione e il Paese si trova ad affrontare la sfida di trovare un equilibrio tra le credenze religiose e i diritti fondamentali di ogni individuo.