**La recente notizia della tragica morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi in un incidente in elicottero ha profondamente scosso l’Iran e sollevato interrogativi sul futuro politico del paese.**
L’annuncio della scomparsa di Raisi, insieme a quella del ministro degli Esteri, così come di altri alti funzionari, in seguito ad un incidente in elicottero in una regione montuosa del nord-ovest dell’Iran, getta un’ombra sul destino della nazione.
Sanam Vakil, direttore del Programma Nord Africa e Medio Oriente presso il think tank londinese Chatham House, ha sottolineato che la perdita di Raisi è stata una “grande battuta d’arresto” per l’Iran, soprattutto in questo momento di “crisi di legittimità interna”. mentre i rapporti di Teheran con Israele restano “contestati”.
Il leader supremo, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha nominato Mohammad Mokhber, il primo vicepresidente dell’Iran, a ricoprire la carica di presidente ad interim fino alle prossime elezioni. Ciò avviene in un momento in cui l’Iran si trova ad affrontare una scelta cruciale per mantenere la propria stabilità politica.
La successione di Raisi si inserisce in un clima di sfiducia e malcontento all’interno della popolazione, simboleggiato da manifestazioni ricorrenti, in particolare dopo la tragica morte di Mahsa Amini nel 2022. Questa situazione solleva interrogativi sulla possibilità di nuovi movimenti di protesta e instabilità nel Paese.
La vittoria di Raisi alle elezioni presidenziali del 2021, segnate da un’affluenza storicamente bassa, riflette una certa disillusione tra la popolazione iraniana. L’ultimo episodio del conflitto Israele-Hamas, durante il quale Raisi ha lanciato un attacco senza precedenti contro Israele, aggiunge un’ulteriore dimensione alle incertezze che aleggiano sulla scena politica internazionale.
In conclusione, l’improvvisa scomparsa del presidente Raisi è un evento dalle profonde ripercussioni per l’Iran e la sua stabilità. In un contesto di tensioni regionali e controversie interne, la nazione dovrà affrontare grandi sfide per garantire il mantenimento dell’ordine e la legittimità del suo sistema politico.