Lotta per la giustizia: la saga dei pensionati del Politecnico di Moshood Abiola

Al centro della questione che devono affrontare i pensionati del Politecnico di Moshood Abiola c’è un toccante conflitto tra l’ingiustizia subita e l’instancabile richiesta di un meritato riconoscimento dei loro anni di servizio. Questi ex lavoratori, membri del Forum dei pensionati del Politecnico di Moshood Abiola, si sono mobilitati per denunciare le condizioni precarie in cui sono immersi da quando sono andati in pensione nel 2011.

La loro legittima richiesta si basa sull’amara constatazione di una situazione che persiste, alimentata da pratiche discriminatorie nel pagamento delle pensioni e dei bonus. Infatti, mentre il governo federale ha approvato nel 2009 le strutture salariali CONPCASS e CONTEDIS per il personale accademico e amministrativo degli istituti terziari, i pensionati MAPOLY sono stati mantenuti nella vecchia struttura CONTIS.

Questa evidente discrepanza tra il trattamento riservato al personale in servizio e quello riservato agli ex lavoratori rivela un evidente divario nel rispetto degli standard pensionistici nazionali e internazionali. Secondo la legge sulle pensioni, i pensionati dovrebbero ricevere un emolumento basato sul loro stipendio terminale, cosa che purtroppo in questo caso specifico non è rispettata.

Nonostante le loro ripetute rimostranze al governo dello Stato di Ogun, i pensionati hanno subito ripetuti fallimenti nella loro richiesta di giustizia. Nemmeno l’intervento del Tribunale industriale nazionale è riuscito a risolvere la situazione, lasciando i pensionati in un’impasse frustrante. Il mancato pagamento delle pensioni e dei bonus arretrati non solo ha un impatto finanziario su questi anziani, ma mette anche a repentaglio il loro accesso alle cure mediche, poiché alcuni non sono in grado di soddisfare i loro bisogni primari.

La determinazione dei pensionati a far valere i propri diritti ha dovuto affrontare ulteriori ostacoli, come il rinvio della data del tribunale e le accuse di compromesso da parte del loro avvocato. Questa situazione compromette ulteriormente la loro richiesta di giustizia ed evidenzia le difficoltà incontrate da coloro che lottano per una pensione dignitosa e rispettosa dei propri anni di servizio.

In questa lotta per il riconoscimento del loro duro lavoro, i pensionati del Politecnico di Moshood Abiola non stanno solo rivendicando i loro diritti; chiedono una presa di coscienza collettiva sulle questioni cruciali legate al pensionamento dei lavoratori. La loro lotta risuona come un appello urgente all’equità, alla compassione e alla solidarietà nei confronti di coloro che hanno dedicato la propria vita al servizio dell’interesse pubblico.

È fondamentale che la società nel suo insieme sostenga questi pensionati nella loro lotta per la giustizia e l’uguaglianza. La loro dignità e il loro benessere non devono essere sacrificati sull’altare dell’indifferenza e dell’oblio. È tempo che le loro voci siano ascoltate, che i loro diritti siano rispettati e che la loro lotta trovi finalmente l’eco che merita.

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