Titolo: La trasparenza di bilancio della CENI messa in discussione: confutazione delle conclusioni di uno studio del CREFDL
Introduzione :
La Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (CENI) della Repubblica Democratica del Congo ha recentemente respinto le conclusioni di uno studio realizzato dal Centro di Ricerca sulla Finanza Pubblica e lo Sviluppo Locale (CREFDL) sulla credibilità di bilancio e sulla trasparenza degli appalti pubblici nell’istituzione . Nella sua risposta, la CENI contesta le affermazioni dello studio e sottolinea la propria metodologia di bilancio e di gestione degli appalti pubblici. Questo articolo esaminerà in dettaglio le argomentazioni avanzate dalla CENI per confutare le conclusioni dello studio CREFDL.
1. Budget basato su bisogni reali e verificabili:
La CENI afferma che la sua elaborazione del bilancio si basa su bisogni reali, verificabili e quantificabili. Sottolinea che le sue previsioni sono preparate seguendo le direttive del Primo Ministro e tenendo conto delle istruzioni relative alla preparazione del bilancio. Inoltre, la CENI precisa che gli esperti sono invitati a difendere le sue previsioni davanti ad una Commissione di Bilancio, che garantisce il rigore e la trasparenza delle sue richieste di credito.
2. La composizione del bilancio:
La CENI contesta anche il modo in cui lo studio CREFDL ha analizzato la composizione del suo bilancio. Secondo la CENI, lo studio non ha tenuto conto di alcune parti del bilancio, in particolare quella degli investimenti. Inoltre, la CENI afferma che lo studio talvolta includeva l’importo del budget di investimento nella voce delle operazioni, il che distorce qualsiasi confronto e analisi delle variazioni.
3. Trasparenza nello sviluppo del bilancio:
La CENI respinge l’affermazione secondo cui il suo bilancio dettagliato per le operazioni elettorali viene redatto in modo completamente oscuro e resta segreto. Spiega il processo di preparazione del bilancio, che comprende il ricevimento delle direttive del Primo Ministro, la difesa delle previsioni davanti a una Commissione Bilancio che comprende la società civile e la presentazione del progetto di bilancio al Governo per l’adozione e la trasmissione al Parlamento. Secondo la CENI, questo processo garantisce la trasparenza nella preparazione del bilancio.
4. Trasparenza negli appalti pubblici:
La CENI afferma che gli appalti pubblici vengono effettuati attraverso l’Unità di Gestione dei Progetti e degli Appalti Pubblici (CGPMP), in conformità con la Legge sugli Appalti. Sottolinea che questa procedura comporta richieste di notifica di non obiezioni e autorizzazioni speciali indirizzate alla Direzione generale per il controllo degli appalti pubblici (DGCMP), nonché un controllo a posteriori da parte dell’Autorità di regolamentazione degli appalti pubblici (ARMP). La CENI ritiene quindi che sia garantita la trasparenza nell’aggiudicazione degli appalti pubblici..
Conclusione :
La Commissione Elettorale Nazionale Indipendente della Repubblica Democratica del Congo contesta le conclusioni dello studio CREFDL sulla credibilità di bilancio e la trasparenza degli appalti pubblici. Afferma che il suo bilancio si basa su bisogni reali e verificabili, sviluppati secondo linee guida ufficiali e difesi davanti ad una Commissione Bilancio. Inoltre, la CENI assicura che la composizione del suo bilancio è stata interpretata erroneamente nello studio e che è garantita la trasparenza nell’elaborazione del bilancio e nell’aggiudicazione degli appalti pubblici. Resta da vedere se queste spiegazioni riusciranno a convincere i critici e a ripristinare la fiducia nella gestione dei fondi pubblici stanziati per le elezioni nella RDC.
Nota: questo testo è una riscrittura originale basata sulle informazioni fornite nell’articolo citato.