Mancanza d’acqua a Bunia: una crisi allarmante colpisce i quartieri di Bankoko e Kanyasi

A Bunia, una grave carenza idrica sta colpendo i quartieri di Bankoko e Kanyasi, colpendo circa 24.000 residenti. Questa crisi è dovuta al sabotaggio di una condotta idrica della rete Ngongo, gestita dalla ONG CIDRI, perpetrato da individui non identificati del villaggio di Sumbabo. Questo atto di vandalismo, avvenuto giovedì 6 giugno, ha gettato i residenti in una situazione allarmante, richiedendo una risposta urgente da parte delle autorità locali.

Il capo della ONG CIDRI ha condannato fermamente questo atto di sabotaggio, sottolineandone l’impatto devastante sulle popolazioni locali. Chiede un’indagine approfondita per identificare i responsabili di questo illecito. Nel frattempo vengono messe in atto misure di emergenza per fornire acqua ai residenti, utilizzando le magre riserve disponibili nel distretto di Kanyasi, che ammontano a soli 2.000 litri.

Innocent Ngandru, capo della ONG CIDRI, chiede solidarietà e responsabilità alla popolazione di Bunia. Sottolinea l’importanza di preservare le risorse idriche disponibili ed evitare ogni spreco, sottolineando che la rete idrica non appartiene al CIDRI, ma alla Giunta provinciale. Ricorda che i bacini idrici di Kanyasi hanno una capacità limitata e che ogni goccia d’acqua conta in questa situazione critica.

In un contesto già precario, segnato da conflitti persistenti e massicci sfollamenti di popolazione, la carenza idrica a Bunia aggrava la crisi umanitaria. I residenti dei quartieri di Bankoko e Kanyasi affrontano maggiori rischi di malattie trasmesse dall’acqua, amplificando le sfide per la salute pubblica.

È imperativo che venga intrapresa un’azione immediata per risolvere questa crisi idrica a Bunia. La collaborazione tra le autorità locali, le organizzazioni umanitarie e la popolazione è essenziale per superare questa dura prova e garantire un approvvigionamento idrico sicuro e sostenibile per tutti i residenti colpiti. Solidarietà e responsabilità individuale sono le chiavi per raccogliere questa sfida e garantire un accesso equo all’acqua, bene essenziale per la vita e la salute di tutti.

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