Fatshimetrie: La sfida di attraversare il ponte Lubi

Fatshimetrie: La sfida di attraversare il ponte Lubi

Dal crollo del ponte Lubi, che collega le due sponde del fiume omonimo a Kena Kuna, nel territorio di Kabeya Kamuanga, gli utenti di questo percorso si trovano ad affrontare una nuova sfida: attraversare il fiume in canoa. Sono trascorse tre settimane da questo tragico evento e la vita delle persone nella regione è stata profondamente colpita.

D’ora in poi per raggiungere l’altra sponda gli utenti dovranno avvalersi dei servizi dei canoisti locali, comportando quindi spese aggiuntive. Le discussioni sui prezzi di queste traversate sono onnipresenti, creando una tensione palpabile tra passeggeri e canoisti.

Fu istituito un comitato speciale per regolare i costi di attraversamento, fissando tariffe per persone e merci. Questi prezzi vengono però criticati dagli utenti che li ritengono eccessivi. I commercianti sono i principali colpiti da queste tasse, mentre alcune persone privilegiate, come studenti, dipendenti pubblici, agricoltori e forze dell’ordine, beneficiano della libera circolazione per ordine amministrativo.

Le discussioni sulle tariffe di attraversamento evidenziano le difficoltà incontrate dai residenti della regione nel viaggiare in modo sicuro e conveniente. Gli utenti della strada Mbuji-Mayi-Kananga chiedono quindi la rapida riabilitazione del ponte Lubi per porre fine a questi ostacoli e facilitare il loro viaggio.

Al di là dei disagi causati da questo crollo, la situazione evidenzia le sfide affrontate dai residenti delle regioni remote in termini di infrastrutture stradali. L’accesso a vie di comunicazione affidabili e sicure è essenziale per lo sviluppo socioeconomico di queste aree, evidenziando l’importanza degli investimenti nelle infrastrutture di trasporto.

In conclusione, attraversare il fiume Ponte Lubi in canoa è diventato il simbolo delle difficoltà incontrate dagli abitanti della regione di Kena Kuna. Questa situazione evidenzia la necessità di un’azione rapida per riabilitare il ponte e garantire così la mobilità delle popolazioni locali, essenziale per il loro benessere e sviluppo.

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