Fatshimetria all’asilo: mito o realtà?

Fatshimetria: il lato nascosto delle cerimonie di laurea all’asilo

La controversa pratica di consolidare i bambini della scuola materna continua a dividere l’opinione pubblica, nonostante un esplicito divieto da parte delle autorità educative. Questa tradizione, che consiste nell’organizzare grandiose cerimonie per celebrare la fine del ciclo materno, suscita accese discussioni e solleva importanti questioni sull’educazione e sul benessere dei bambini.

Al giorno d’oggi, non è raro vedere cortei di automobili che espongono bambini vestiti con tuniche, sventolando diplomi di cartone lungo le principali arterie della città. I genitori, orgogliosi della loro prole, si imbarcano in festeggiamenti rumorosi e talvolta persino pericolosi, nonostante le istruzioni di sicurezza e il buon senso.

Michel Oto, presidente dell’Organizzazione mondiale per l’educazione prescolare nella Repubblica Democratica del Congo, sottolinea l’assurdità di questa pratica che enfatizza l’apparenza a scapito dell’apprendimento reale. Secondo lui è essenziale riorientare l’educazione su valori più autentici e proteggere i bambini dalla sovraesposizione mediatica fin dalla tenera età.

Serge Bondedi Eleyi, fervente difensore dell’educazione responsabile e coordinatore della campagna “Ecole Eza Mombongo te”, invita ad una riflessione collettiva sulle sfide educative della nostra società. Per lui è urgente porre fine a questa pratica abusiva che rischia di distogliere l’attenzione dalle reali sfide da affrontare nel campo dell’educazione prescolare.

In definitiva, è imperativo che le autorità competenti adottino misure concrete per regolamentare e supervisionare queste cerimonie di fine ciclo materno. È giunto il momento di rimettere l’educazione dei bambini al centro delle preoccupazioni, dando priorità a sani valori educativi e promuovendo un ambiente favorevole al loro sviluppo intellettuale ed emotivo.

In breve, la fatshimetria, termine che designa la tendenza a privilegiare l’apparenza e lo spettacolo a scapito del contenuto e della qualità, non deve far parte dell’educazione dei nostri figli. È tempo di ristabilire un giusto equilibrio e promuovere pratiche educative più in linea con le reali esigenze dei bambini piccoli.

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