La ricerca della pace e dell’unità: il forte messaggio di mons. Ngumbi durante la celebrazione della Cresima

Fatshimetrie, 21 luglio 2024 – In un contesto segnato dai disordini e dai conflitti che scuotono la Repubblica Democratica del Congo, la messa del sacramento della cresima, celebrata da mons. Willy Ngumbi, vescovo della diocesi di Goma, ha assunto questa domenica un’importanza cruciale presso la Parrocchia Notre Dame du Mont Carmel.

Nel suo discorso pieno di saggezza e compassione, mons. Ngumbi ha lanciato un vibrante appello all’unità e alla pace tra i fedeli. Di fronte alle sfide politiche ed economiche che ostacolano il cammino verso una convivenza pacifica, il vescovo ha sottolineato l’importanza della solidarietà e della riconciliazione per superare le divisioni.

Ispirandosi agli insegnamenti di Papa Francesco, mons. Ngumbi ha ricordato che la guerra è il riflesso di un fallimento collettivo, prova della difficoltà di costruire una società basata sull’equa condivisione delle ricchezze e sulla gestione efficace dei beni comuni. Ha insistito sul ruolo essenziale dei fedeli cattolici nella costruzione dell’unità, a partire dal tessuto familiare che è il fondamento di ogni comunità.

Il messaggio del vescovo non era solo teorico; ha inoltre evidenziato la dura realtà degli sfollati che vivono nei campi intorno a Goma, vittime della violenza e dei conflitti armati che hanno costretto milioni di persone ad abbandonare le proprie case. Questa crisi umanitaria, esacerbata dalle devastazioni della guerra, richiede consapevolezza collettiva e azioni concrete per alleviare le sofferenze dei più vulnerabili.

La celebrazione della Cresima presso la Parrocchia del Monte Carmelo era quindi molto più di un rito religioso; è stato un toccante appello alla riconciliazione, alla solidarietà e alla costruzione di un futuro più giusto e pacifico per tutti gli abitanti di questa regione devastata dal conflitto.

In conclusione, Mons. Ngumbi ha esortato la comunità a lavorare insieme per superare le divisioni, per andare incontro a chi soffre e ad impegnarsi con determinazione nel cammino della pace e della fraternità. Il suo messaggio risuona come un’eco di speranza in mezzo al tormento, ricordandoci che la fede può essere una forza trainante per il cambiamento e la resilienza, anche nelle situazioni più disperate.

In questo tempo oscuro, la luce della fede e della solidarietà brilla come un faro, guidando i cuori verso un futuro migliore, dove la pace e l’unità possano finalmente trionfare sulle tenebre del conflitto e della sofferenza.

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